“La nostra Regione è caratterizzata da un territorio altamente vulnerabile ed esposto da sempre agli effetti dei cambiamenti climatici. Il dissesto idrogeologico, infatti, è un fenomeno endemico del nostro Paese, troppo frequentemente flagellato da calamità imputabili non soltanto a circostanze ‘naturali’. I ricorrenti episodi che si sono verificati, negli ultimi anni, come non citare le popolazioni del centro Italia che hanno pagato un prezzo durissimo sia in termini di vite umane che di danni materiali ed economici, hanno evidenziato come sia fondamentale attuare un’azione strategica di prevenzione a fronte di un dissesto che non è causato solamente da circostanze fatalistiche ma anche e, soprattutto, dall’incuria dell’uomo”. E’ quanto dichiara il capogruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò, aggiungendo che “la Calabria, che in tema di prevenzione idrogeologica indossa la maglia nera , non è preparata a gestire situazioni d’emergenza. In merito ho richiesto espressamente una seduta di Consiglio Regionale dedicata proprio al sistema di Protezione civile ed una serie di audizioni nelle Commissioni competenti con i sindaci calabresi affinchè si accerti la reale efficienza della nostra rete organizzativa per fronteggiare con tempestività situazioni di criticità in cui potremmo trovarci”.
“In questi anni – continua Nicolò – dal Governo Oliverio, infatti, nonostante i soliti proclami sempre a fine propagandistico, non abbiamo avuto risposte adeguate in riferimento ad una attenta e seria attività di prevenzione che riguarda un settore così rilevante per la Calabria. E’ necessario che la Giunta si impegni con tempestività a sopperire alle reiterate inadempienze e ad attuare con urgenza interventi che siano in grado di impedire, preventivamente, fenomeni che hanno evidenziato la fragilità del nostro territorio.”
Aggiunge l’esponente politico: “Ne esce, purtroppo, un quadro davvero preoccupante. Il 29 settembre scorso ho presentato in Consiglio una mozione con l’obiettivo di ‘Incentivare gli interventi di adozione di misure antisismiche’ considerando che in Calabria la stragrande parte del territorio è a rischio e che in Italia almeno 24 milioni di persone vivono in costante emergenza. In merito ho invitato il presidente dell’assise Nicola Irto a calendarizzare una seduta urgente in cui si discuta questa tematica. Il terremoto del 23 agosto scorso ha evidenziato ancora una volta la fragilità del nostro patrimonio edilizio.” “Ribadisco ancora una volta – prosegue Alessandro Nicolò – l’importanza di censire in tempi rapidi l’adeguatezza sismica delle strutture edilizie presenti nella nostra regione, e in primis penso alle scuole, molte delle quali non sono dotate del certificato di agibilità ed agli Ospedali. E in proposito ho presentato anche una interrogazione riguardante la situazione ‘non ottimale’ in cui versano gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria”.
“Tra i provvedimenti che dovrebbe adottare il Governo – conclude il capogruppo di Forza Italia – riteniamo debbano esserci: la riduzione dell’Iva al 4 % per gli interventi strutturali antisismici che comprendano anche la demolizione e ricostruzione, l’ estensione della detrazione anche agli immobili che non sono classificati come prima casa, la possibilità di concedere agevolazioni economiche per il pagamento degli interessi sui mutui , farsi carico di promuovere, in sinergia con le altre regioni italiane e dei membri del Parlamento europeo, d’una politica di prevenzione europea con l’assegnazione di fondi strutturali per la prevenzione del rischio sismico e il sostegno alle iniziative nazionali a favore dell’introduzione della certificazione sismica degli edifici. Il Cipe recentemente ha destinato alla Calabria 90 milioni di euro per la lotta al dissesto, la difesa del litorale, la bonifica delle discariche abusive, l’ammodernamento degli impianti di gestione e trattamento dei rifiuti e l’efficientamento energetico di scuole ed edifici pubblici nei comuni con meno di 15mila abitanti. E’ certamente un passo importante nella giusta direzione ma non basta poichè gli eventi atmosferici- conclude Nicolò- che prima si ripetevano a grandi distanze di tempo, oggi, purtroppo , sono sempre più intensi, ravvicinati e non sempre prevedibili , per cui occorre intervenire mettendo in campo le necessarie risorse per arginare una situazione di criticità divenuta insostenibile. Reggio Calabria essendo, quindi, un territorio ad elevatissimo rischio sismico deve dotarsi di un valido ed efficiente sistema di infrastrutture che sia in grado di fronteggiare in qualsiasi momento, eventuali emergenze. Non possiamo trovarci impreparati. Ritengo che anche la chiusura dell’Areoporto di Reggio contribuirebbe ad aggravare la condizione di isolamento di una regione già segnata da una realtà difficile. Lo scalo reggino non può e non deve assolutamente chiudere poichè oltre a costituire un punto fermo per la Città Metropolitana , creando un indotto e occupazione, rappresenta una fondamentale infrastuttura strategica che non può essere cancellata, peraltro, per sostenere una politica di prevenzione rispetto alle peculiarità del territorio reggino. Non dobbiamo fare, quindi, la conta dei danni quando ormai è troppo tardi , ma è importante prevenirli dotandosi anche di tecnologie all’avanguardia e programmando una seria azione costante di monitoraggio del territorio solo così potremmo dare risposte certe ai cittadini che quotidianamente vivono nell’angoscia che il verificarsi di un evento drammatico possa cambiare per sempre le loro vite”.