Nicolò: giunta tace subritardi accumulati relativi ai fondi della UE

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“La giunta tace sui gravissimi ritardi accumulati e il perdurante immobilismo relativi ai fondi della UE e dalla maggioranza arrivano solo, e ‘con un fil di voce’, giustificazioni ed i soliti, stanchi tentativi di ribaltare la questione tirando in ballo le presunte colpe della giunta Scopelliti.” E’ quanto afferma Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia alla Regione, osservando: “Capisco che per il governatore Oliverio e la sua giunta dev’essere piovuto come un macigno sulla testa l’affondo del senatore Gentile, sottosegretario allo Sviluppo Economico nel Governo Renzi”.

“Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire – continua l’esponente politico – e così mi si risponde parlando di bandi in corso di definizione e non di avvisi già aperti… Quando la realtà, ben conosciuta dagli addetti ai lavori e dagli imprenditori calabresi, è che dal 2014 ad oggi, evidentemente contagiati dal morbo ’annuncite’-renziana, hanno solo annunciato e mai eseguito, come confermano non solo le aziende ma anche le popolazioni che non si sono minimamente accorte del loro operato e non hanno tratto alcun beneficio dai fondi UE”.

“Del resto –aggiunge il capogruppo di Forza Italia – ho citato proprio l’autorevole testimonianza del sottosegretario Gentile perchè l’incisiva e impietosa disamina pubblica pronunciata dall’uomo di governo coincide con le mie preoccupazioni e conferma i miei allarmi. Gentile, infatti, ha stigmatizzato il ritardo nell’utilizzo dei fondi denunciando che la Calabria sta perdendo l’ultimo treno.” “Sbaglio o Gentile fa parte del governo Renzi? Anche il suo è stato un tentativo maldestro? E suo fratello Pino, già autorevole assessore della Giunta Scopelliti ed attuale Vicepresidente del Consiglio regionale, sicuramente è a conoscenza dello status quo – afferma Nicolò.  Il tentativo maldestro è invece quello di Oliverio che ha illuso tutti presentandosi come il rappresentante della svolta, invece continua ad andare dritto verso la recessione della debole economia regionale”.

Conclude Nicolò: “Capisco che quando il compito affidato è più che ingrato, chi è costretto ad assolverlo tenta di arrampicarsi sugli specchi ma scivola con risultati che confermano l’antico proverbio romano “a fronte precipitium, a tergo lupi”. Ma io insisto, e chiedo di sapere, coi numeri e non a parole, gli importi delle somme impegnate e spese ad oggi a favore delle aziende calabresi che stanno soffrendo la crisi economica e si trovano abbandonate dalle istituzioni.  Invece di accampare scuse e cercare attenuanti, allora sarebbe più opportuno che Oliverio e la sua maggioranza facessero un mea culpa, accettando pure le critiche costruttive senza presunzioni ed iniziando a lavorare sul serio per rilanciare tutti i settori strategici dell’economia regionale”.

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