Nicolò: necessaria altra seduta del Consiglio regionale su tema dell’immigrazione

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“E’ necessario che il Consiglio regionale tenga un’altra seduta ad hoc sull’immigrazione, questione di grande rilevanza culturale e sociale in quanto da sempre l’accoglienza fa parte della nostra cultura”.

E’ la proposta del capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò al termine del suo intervento durante i lavori di ieri dell’Aula incentrati sul dibattito immigrazione.

“Certamente, l’assenza del Presidente Oliverio testimonia una superficiale e distratta attenzione sulla problematica. Urge invece – continua Nicolò – uscire da questa vera e propria emergenza umanitaria rispetto alla quale il premier Renzi non ha fornito nessuna risposta e nessun chiarimento anche sul cosiddetto Piano B di cui tanto si sta parlando. L’Italia continua ad essere il fanalino di coda proprio a causa della inadeguatezza del Governo che non ha perso credibilità nel panorama internazionale. Nei confronti della politica estera ci trattano come sudditi. Ed anche  a livello nazionale si registra la mancanza di una vera strategia per affrontare i problemi che faccia da sintesi nei confronti delle regioni, e si continua a gravare su quelle geograficamente più esposte. Non c’è il Piano A,  né il Piano B ma semmai il Piano C. Quello del Caos. Le nostre comunità hanno accolto, perché noi siamo accoglienti. Ma non abbiamo gli strumenti ed i mezzi adeguati per fronteggiare un esodo dalla dimensioni apocalittiche e questo produce gravi ripercussioni sociali con rischi emergenziali e di infiltrazione criminale. Non possiamo mettere la testa sotto la sabbia. Ed il documento bipartisan che abbiamo sottoscritto è la dimostrazione della gravità della situazione. Siamo si tolleranti, ma impossibilitati a risolvere i problemi degli altri perché non riusciamo a risolvere i problemi per noi. Non siamo nelle condizioni di Far star bene gli altri. E gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Purtroppo è una realtà di cui prendere atto per non perdere il senso delle cose e per affrontare nella maniera più adeguata ed efficace la questione. Non possiamo più sostenere questa emergenza continua mentre l’Europa persevera nel girarsi dall’altra parte. L’Europa non sta facendo l’Europa degli Stati ma solo monetaria. Manca – aggiunge Nicolò – una strategia seria rispetto ad una problematica così complessa e delicata, che tocca la dignità delle persone, e che va affrontata con spirito di responsabilità e di condivisione. La legge regionale n°18 del 2009, per esempio, è stata finanziata nel 2013 a dimostrazione che l’integrazione non ha un colore politico. Quel modello, applicato nella Locride, ha funzionato, però, perché ha riguardato i rifugiati richiedenti asilo e non i clandestini. In questo momento – conclude Nicolò – viviamo una profonda sofferenza. Gli arrivi sono troppi e non abbiamo dove metterli. Questa discussione è una sintesi ma dobbiamo tornare a discutere ed a convergere con alto senso di responsabilità, con una nuova seduta consiliare che tratti in modo risolutivo il tema perché è fondamentale per il nostro sviluppo”.

 

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