Nicolò: Patto per il sud rischia di essere ennesima passerella alla ricerca di consensi

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“Se talune affermazioni pronunciate in questi ultimi giorni dovessero essere vere, il Patto per il Sud costituirebbe l’ennesima passerella alla ricerca di consensi”.

E’ quanto afferma il presidente del gruppo di Forza Italia, Alessandro Nicolò che “teme possa nascondersi dietro il Patto per il Sud un’operazione d’immagine che rischia solo di ingenerare nuova confusione”.

“Ne è riprova – evidenzia il Capogruppo – la richiesta del presidente Emiliano al premier Renzi di un incontro urgente sul Patto per la Puglia con l’obiettivo di acquisire i chiarimenti necessari rispetto alla dotazione finanziaria e al relativo strumento di attuazione, a suo avviso, entrambi ‘lesivi dei diritti della sua regione”.

“Analoga condotta, dunque, avrebbe dovuto adottare il presidente Oliverio, verificando risorse e strumenti del ‘Masterplan per il Sud’ in cui s’inserisce anche il Patto per la Calabria, accertando in particolare il riparto delle risorse Fsc (Fondo di sviluppo e coesione, ndr) 2014-2020” – sottolinea Alessandro Nicolò.

“Ma considerato che la firma del Patto per la nostra regione è stata già solennemente apposta senza alcuna obiezione, in occasione della riapertura del Museo Nazionale della Magna Graecia, dobbiamo ritenere che il Presidente Oliverio abbia perso una nuova buona opportunità per affermare le reali istanze della Calabria e dei calabresi. Egli si è limitato ad accettare supinamente i diktat governativi di Matteo Renzi che, ricordiamolo, ha volutamente evitato il confronto con le parti sociali, defilandosi dai riflettori attraverso un’uscita secondaria di Palazzo Piacentini”.

“Al contrario, il buonsenso avrebbe imposto al presidente Oliverio di esercitare avvedutezza e cautela nella firma del Patto, anche alla luce dell’evidente sperequazione tra le regioni del Mezzogiorno, con la Calabria che riceve 7 miliardi a fronte dei 10 corrisposti alla Campania” – prosegue il Capogruppo di Fi.

“Per rimanere ai fatti, sono numeri precisi quelle che richiama il Governatore della Puglia il quale riferisce come le risorse del Fsc siano passate dal 2013 ad oggi, da quasi 60 miliardi (l’80% era destinato alle Regioni del Mezzogiorno), dapprima a circa 38 miliardi e poi – sempre senza alcuna comunicazione ufficiale – a 12,9 miliardi. Proprio quest’ultima cifra rappresenterebbe, a suo parere, ‘il finanziamento del cosiddetto Patto per il Sud’”.

“Un Patto, quindi, che utilizzerebbe ‘risorse già originariamente destinate alle Regioni del Mezzogiorno ma per un importo decisamente inferiore’”.

“Altro che evento di portata storica; più realisticamente potrebbe parlarsi di interventi ordinari fatti passare per straordinari e che testimonierebbero una certa abilità nel cambiare la realtà fornendo un’immagine distorta e falsata della stessa” – stigmatizza l’esponente politico.

 “Altra criticità evidenziata dal presidente della Regione Puglia riguarda il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Strumento attuativo degli interventi, ideato per accelerare la spesa di risorse pubbliche in situazioni di incapacità di spesa da parte degli enti attuatori”.

“Un contesto di incertezza e confusione, dunque, che esige decisioni e comportamenti atti a ristabilire la verità, documentando fatti e cifre rispetto a cui i cittadini devono essere correttamente informati in omaggio ai principi di partecipazione democratica e trasparenza dell’agire pubblico” – conclude il presidente del gruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò.

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