“Abbiamo presentato un progetto di legge per l’istituzione in Calabria di un Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne allo scopo di monitorare, analizzare e studiare in maniera costante e sistematica tutti gli episodi di violenza perpetrati nei confronti del mondo femminile. Credo che un efficace strumento legislativo sia la risposta concreta e tangibile che l’istituzione regionale, superando logiche di schieramento, debba dare alle donne calabresi vittime di una violenza maschile che è diventata purtroppo la prima causa di morti femminili”.
E’ quanto afferma il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò, aggiungendo: “La violenza sulle donne non è, infatti, solo il frutto di un’aggressione individuale. Ha un’ inquietante dimensione sociale e domestica ed include i rapporti coniugali, tra partner e genitoriali. Si tratta inoltre di un fenomeno trasversale a ceti ed ambienti e bisogna andare a fondo per capire perchè cittadini ritenuti assolutamente normali, di ogni professione e livello culturale, attaccano l’identità delle loro mogli o compagne e perchè provano, e spesso riescono, ad umiliarla e distruggerla.”
“Abbiamo messo a punto e presentato questo progetto di legge – prosegue Nicolò – perchè le cronache anche recenti, gli studi specifici e i media mettono in luce il panorama allarmante di un fenomeno in gran parte ancora sommerso e perchè, su sollecitazione del dipartimento ‘Libertà civili e diritti umani’ di Forza Italia Calabria, abbiamo constatato che è indispensabile colmare in Calabria la lacuna di un apparato istituzionale privo di uno strumento per monitorare, censire e analizzare ogni tipo di violenza e discriminazione di genere raccordandosi anche con i Centri antiviolenza e col volontariato”.
“Il testo legislativo – spiega l’esponente politico – si compone di sei articoli e non configura la nascita di un ‘carrozzone’, né dell’ennesimo ‘ente inutile’ ma di uno snello strumento operativo e di raccordo. Saranno affidate all’Osservatorio anche campagne di sensibilizzazione, informazione e formazione tese anche alla prevenzione. Pensiamo a promuovere protocolli d’intesa gratuiti tra soggetti istituzionali quali Province, Comuni, aziende sanitarie, consigliere di parità, uffici scolastici provinciali, Forze dell’ordine e del volontariato che operano sul territorio ma anche ad iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce e a fornire assistenza e sostegno alle vittime della violenza in tutte le fasi susseguenti al verificarsi di episodi specifici”.