Nicolò: Un cantiere per la deriva della Calabria quello ‘allestito’da Oliverio e dalla sua maggioranza

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“E’ un cantiere, il cantiere della deriva della Calabria, quello ‘allestito’ da  Oliverio e dalla sua maggioranza. Da Bruxelles il giudizio è tranchant: la spesa per il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale è pari a zero, come pari a zero è la spesa per le risorse dei Fondi Sociali europei. Un elenco di zeri, dunque, come la pagella assegnata dai calabresi al Governo regionale e al centrosinistra che hanno prodotto solo macerie. Repetita iuvant!”

Ad affermarlo è il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò che aggiunge: “La dispersione dei fondi comunitari è solo il fatale punto d’arrivo di un’inefficiente programmazione e di una gestione fallimentare. E mentre Oliverio annuncia la fase 2, l’Esecutivo e la maggioranza che lo sostiene sono ancora con le idee confuse, alla ricerca di un’identità nella gestione amministrativa, privi come sono di un progetto organico di sviluppo”.

“Per disorientare i calabresi ed allontanare lo spettro della responsabilità politica, Oliverio cerca – ma sono solo goffi tentativi – di addossare le ragioni del fallimento alla burocrazia regionale, protagonista, secondo lui, degli insuccessi del suo Governo. Sorprende che stavolta abbia scelto la strada dell’ammonimento urbi et orbi, puntando il dito contro la classe dirigente della Cittadella per ‘inerzie, consuetudini e pratiche che spesso determinano stasi e paralisi nell’attività burocratica-amministrativa’”.

“Poi, colpo di scena: il Governatore esorta: ‘La seconda metà di legislatura impone ora la necessità di aprire una fase di immediata ed efficace operatività’. La domanda, infatti, nasce spontanea: finora cosa è stato fatto?  Hanno osservato? Hanno riflettuto? Hanno studiato?!…E se lo hanno fatto – sicuramente – è con scarso profitto”.

Prosegue Alessandro Nicolò: “L’evidenza dei dati è nei documenti di Bruxelles che torna alla ribalta prepotentemente. Il problema è a monte nell’inadeguatezza della programmazione e progettazione rispetto a dotazioni finanziarie a nove zeri, come abbiamo più volte denunciato e ribadito nei nostri interventi rispetto all’attività ispettiva. E non si tratta di atteggiamenti faziosi, né di prese di posizione di parte nella cornice dell’ordinaria dialettica politica, come si evince dagli strali che giungono dagli stessi banchi della maggioranza e dalle organizzazioni sindacali di categoria”.

“Siamo seriamente preoccupati che ancora una volta possa sgretolarsi la cospicua dotazione finanziaria comunitaria con la riconsegna di imponenti risorse a Bruxelles. E’ solo di giugno scorso – solo per citarne una – la notizia dell’obbligo di restituzione di circa 175 milioni di euro (quasi 340 miliardi delle vecchie lire!) per mancate somme erogate dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Oggi sono in ballo centinaia di milioni di euro per settori strategici ma – stigmatizza l’esponente politico – a Catanzaro tutto tace”.

“Non vorremmo assistere allo stesso film che ormai conosciamo a menadito, e soprattutto al triste finale di vedere la Calabria – terra fragile, povera e bisognosa di infrastrutture e servizi essenziali – deprivata, dopo tanti noiosi proclami ottimistici, di ogni possibilità di sviluppo”.

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