Operazione Alchemia, indagato Francesco D’Agostino

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C’è anche il vicepresidente del consiglio regionale Francesco D’Agostino tra gli indagati nell’operazione Alchemia che ha portato all’arresto di quaranta persone. D’Agostino, eletto alle scorse elezioni con la lista Olvierio Presidente, è indagato per intestazione fittizia di beni aggravata dalle finalità mafiose, ma il GIP che ha emesso l’ordinanza non ha disposto alcuna misura cautelare nei suoi confronti. In particolare la Procura contesta a D’Agostino, in concorso con Francesco Gullace, Giorolamo Giovinazzo e Girolamo Raso, (quest’ultimo deceduto), il reato di intestazione fittizia di beni, aggravato dalle finalità mafiosa, perché avrebbero intestato fittiziamente la titolarità della ditta “Stocco & Stocco. Il giudice per le indagini preliminari però  non ha emesso alcuna misura cautelare nei confronti di D’Agostino, motivando così nell’ordinanza: “L’assunto accusatorio non è condivisibile, essendo dalle indagini è emerso un immanente accessibilità all’Azienda da parte degli indagati, leggibile piuttosto attraverso la contestualizzazione dell’attività aziendale esercitata in territori nei quali, nulla si muove ed alcuna iniziativa si intraprende senza il controllo delle cosche ivi imperanti che, anche nel corso della gestione delle imprese, non lesinano di atteggiarsi a “padroni” della stessa, le cui prestazioni e partecipazione sono gratuitamente dovute, in forza di un genetico compromesso”. La posizione di D’Agostino, e’ “quella di un soggetto che, sia pure non attinto direttamente da misura cautelare, e’ certamente coinvolto nel contesto delle relazioni instaurate dal Giovinazzo, persona particolarmente abile e spregiudicata nell’intessere rapporti a 360 gradi secondo un criterio di utilita’ e di convenienza. Un altro soggetto anch’egli attinto da misura, facente parte dell’entourage politico amministrativo regionale, Iero Giuseppe, rientra a pieno titolo tra quelle pedine, se cosi’ possiamo definirle, di cui la famiglia si e’ avvalsa per realizzare i propri interessi tutte le volte che occorresse. Anche quella di D’Agostino e’ una posizione che rientra in questo contesto” ha detto il procuratore aggiunto Gaetano Paci, ha risposto alle domande dei cronisti nel corso della conferenza stampa odierna.

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