Operazione antidroga, cinque arresti a Bagnara. Foto e nomi

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                Nella nottata del 3 ottobre 2016, in Bagnara Calabra (RC), i Carabinieri della locale Stazione, unitamente a quelli dello “Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria”, nell’ambito di mirati servizi tesi all’attività di contrasto alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti, a conclusione di prolungato servizio di osservazione, hanno rinvenuto nella frazione Ceramida di quel comune una piantagione di “canapa indana”, composta da nr. 397 piante, di altezza media di metri 3,00 circa ed, a seguito di perquisizione all’interno di un casolare ivi ubicato, hanno colto nella flagranza dei reati di  coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti:

–              VIOLI Francesco, di anni 39, celibe, nullafacente, già noto alle FF.OO.;

–              DELFINO Mariano, di anni 29, coniugato, nullafacente, già noto alle FF.OO.;

–              DELFINO Rocco Graziano, di anni 30, coniugato, nullafacente, già noto alle FF.OO.;

–              A.C., di anni 28, celibe, nullafacente;

–              Un diciassettenne;

 

Nello specifico i Carabinieri, agli ordini del Capitano Giuliano Carulli, Comandante della Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, a seguito della perquisizione, li sorprendevano  mentre erano intenti ad essiccare e a tritare sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, per un totale di kg 30 (trenta) circa pronta per essere immessa sul mercato.

L’intera piantagione, a seguito di campionatura per successivi accertamenti di laboratorio, veniva estirpata e distrutta, mentre la sostanza stupefacente, già in essiccazione, veniva sottoposta a sequestro.

Prevenuti, tutti tratti in arresto, al termine delle incombenze di rito, venivano associati presso la casa circondariale di Reggio Calabria “Arghillà”, ad eccezione del minore che veniva, invece, condotto presso la propria abitazione, in regime arresti domiciliari, tutti in attesa del giudizio direttissimo.

L’ennesimo rinvenimento di elevati quantitativi di droga e piantagioni nell’area di Bagnara Calabra, conferma come quest’area del reggino sia florido crocevia di interessi delittuosi connessi alla produzione e traffico di sostanze stupefacenti.

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