Operazione Banco Nuovo, disposta scarcerazione per Ascone Michele

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Si è pronunciato ieri il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria presieduto dalla Dott.ssa Silvia Capone, relatore Dott. Sabato Abagnale sulla richiesta di riesame depositata dagli avvocati Michele Ceruso e Annunziata Modafferi in favore dell’indagato Ascone Michele tratto in arresto nell’ambito dell’operazione Clumbs- Banco Nuovo a seguito dell’esecuzione  di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, Dott. Foti, a carico di 46 soggetti (31 in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 9 all’obbligo di dimora), ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di associazione mafiosa[un’organizzazione di ‘ndrangheta operante nel versante jonico della provincia reggina, dedita principalmente all’assegnazione dei subappalti, forniture di mezzi e materiali al fine di assicurare un’equa ripartizione dei proventitra famiglie di ‘ndrangheta] falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, illecita concorrenza con violenza e minaccia, turbata libertà degli incanti,estorsione(tentata e consumata), rapina impropria,associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana), violazione della legge sulle armi (pistole di vario calibro e fucili), ricettazione, aggravati dal ricorso metodo mafioso,ovvero commessi al fine di agevolare la ‘ndrangheta, secondo quanto previsto dall’art. 7 della Legge n. 203/91, nonché di cessione di quantitativi variabili di sostanze stupefacenti.

Nel medesimo contesto operativo, sono state altresìeffettuate perquisizioni domiciliari nei confronti degli stessi indagati.

Già Durante l’interrogatorio di garanzia l’indagato, tratto in arresto alle prime luci dell’alba del 7 novembre 2017, al quale viene contestato il reato di “turbativa d’asta” aggravato dall’art. 7 Legge 203/91 dell’agevolazione mafiosa, con l’assistenza dei legali di fiducia Avv.ti Ceruso e Modafferi, rispondeva alle singole accuse e produceva la documentazione a riscontro della propria estraneità ai fatti per come contestati. All’esito dello stesso i legali presentavano immediata richiesta di riesame dell’ordinanza custodiale e la camera di consiglio veniva fissata per il successivo martedì 21 novembre. All’esito della stessa e dell’illustrazione delle doglianze difensive cristallizzate in una corposa memoria difensiva comprensiva di allegazione documentale, i Giudici del Riesame accoglievano totalmente la linea difensiva disponendo l’annullamento dell’ordinanza cautelare e l’immediata scarcerazione dell’indagato.

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