Ospedale di Polistena, previsto il blocco dei ricoveri e la chiusura del punto nascite. Ridimensionati anche Rianimazione, Ortopedia e Psichiatria

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Si prevedono giorni ancora più bui per l’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena. Con una nota stampa il sindaco della cittadina della Piana Michele Tripodi, che riportiamo integralmente, comunica un provvedimento del Direttore Sanitario del presidio ospedaliero di Polistena il quale prevede la chiusura e/o il blocco di alcuni reparti fondamentali del nosocomio di Polistena.

Appena tre giorni fa il Consiglio Comunale di Polistena ha approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale fra le altre cose, si chiede al Commissario Regionale Massimo Scura la revoca del decreto n. 9 del 2 aprile 2015, ed in particolare la cancellazione della parte che prevede la chiusura dell’ospedale di Polistena.
Neanche il tempo di divulgarlo ed oggi, come una doccia gelata, abbiamo appreso di un ulteriore provvedimento assunto stavolta dal Direttore Sanitario del presidio ospedaliero di Polistena, che annuncia una serie di iniziative di smantellamento dell’ospedale. 
In tale provvedimento infatti si legge che, a causa di carenze di personale, viene meno la possibilità di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per alcuni reparti dell’ospedale. Pediatria e Ostetricia, dove dal 1° luglio la Direzione Sanitaria ha previsto il blocco dei ricoveri e la chiusura del punto nascite; Rianimazione e Ortopedia dove dal 1° luglio saranno garantite solo le emergenze; ancora Psichiatria dove dal 1° luglio è previsto il blocco dei ricoveri per i TSO.
Una disposizione, dunque, a dir poco sconcertante che non comprendiamo sia essa farina del sacco di Scura o un’iniziativa arbitraria e non autorizzata assunta dal Direttore Sanitario del P.O. di Polistena. Fatto sta, che siamo preoccupatissimi per quanto sta avvenendo perché in un territorio come la Calabria, dove il diritto alla salute è già condizionato pesantemente da ritardi, carenze e favoritismi, non è accettabile che si smantellino pezzi di sanità che funzionano.
Non si possono negare diritti e assistenza, a partire dalle categorie più fragili, come i bambini e i neonati che senza i reparti di pediatria e ostetricia, sarebbero senza alcuna assistenza ospedaliera. Né è possibile immaginare di poter lasciare operare nella Piana altri punti nascita in regime di monopolio noti alle cronache buie della sanità calabrese.
ORA BASTA!

Reiteriamo la richiesta di un incontro ad horas al Commissario ing. Scura, il quale dovrà immediatamente rispondere di quanto sta accadendo ed assumere le iniziative necessarie a ristabilire le prestazioni minime ed i Livelli Essenziali di Assistenza presso l’ospedale di Polistena, revocando la disposizione della Direzione Sanitaria di Polistena, prima che la stessa divenga efficace dal 1°luglio.
In mancanza di ciò, la lettura complessiva degli ultimi provvedimenti, significherebbe preludere alla sicura chiusura dell’ospedale di Polistena. Cosa che non permetteremo in nome di quel diritto alle cure ed all’assistenza medica stabilito nella nostra Costituzione e dovuto ai cittadini di Polistena e di tutto il territorio della Piana. Siamo pronti alla mobilitazione totale!

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