“Si svolgerà sabato 19 marzo alle ore 10 davanti l’ingresso dell’Ospedale “Giovanni Paolo II” la manifestazione di protesta contro lo smantellamento del nosocomio lametino”. Ad annunciarlo è il consigliere comunale Mimmo Gianturco.
“Oggi più che mai – spiega – è palese come la sanità lametina sia sotto attacco e stia subendo un progressivo smantellamento. È da tempo che la città denuncia la cattiva gestione da parte della Regione Calabria nel settore della sanità pubblica, e con la recente chiusura di molti reparti ciò che era stato previsto, purtroppo, è divenuto realtà. Ancora una volta – prosegue Gianturco – la sanità lametina è stata mero oggetto di propaganda elettorale e, a distanza di un anno e mezzo, la giunta regionale ha dimostrato tutta la sua incompetenza in materia nonché la sua volontà di far confluire tutto su Catanzaro”.
“In virtù di ciò credo sia giunto il momento di scendere in piazza e porre fino a questo scempio. Per questo motivo – incalza – invito il sindaco di Lamezia, i sindaci del comprensorio, i consiglieri comunali, le associazioni, i movimenti e i partiti a partecipare alla manifestazione di sabato 19 marzo che si terrà alle ore 10 all’ingresso dell’ospedale lametino. Ritengo necessario, per il ruolo istituzionale che ricopriamo e per la responsabilità politica che portiamo sulle nostre spalle, tentare il tutto per tutto affinché l’Ospedale di Lamezia non venga ulteriormente penalizzato. Spero vivamente nella presenza di tutti e di una folta delegazione dei cittadini lametini e del comprensorio affinché, nelle stanze della Regione Calabria, arrivi un chiaro messaggio di contrarietà a questo ennesimo sopruso che il nostro territorio sta subendo”.
“Questa battaglia – prosegue Gianturco – va combattuta restando uniti, al di là degli schieramenti politici. È necessario creare un unico fronte volto a far arrivare forte e chiara la nostra voce e la nostra rabbia nei confronti del ministero della salute e del commissario alla sanità regionale Scura. Per l’occasione abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione mediante i social con gli hastag #AdessoBasta #DifendiamoLamezia. Non possiamo rimanere indifferenti – conclude – e lasciare che il nostro ospedale venga smantellato. Né sta della vita dei nostri figli”.