Riceviamo e pubblichiamo
Egregio dott. Lavorato,
nel ringraziare ed elogiare il lavoro che la Sua associazione svolge in favore dei cittadini nella lotta contro i tumori, le rinnovo tutto il mio impegno a sostegno di questa battaglia medico-scientifica che mi vede oggi impegnato in veste di politico, di rappresentante istituzionale, di medico, di uomo e di padre di famiglia soprattutto.
Come Lei ha sottolineato nella missiva, lo scorso 3 dicembre, sono state svolte dalla terza Commissione (che mi onoro di presiedere) ben 15 audizioni tra i rappresentanti delle associazioni e i comitati civici che si occupano di tutela della salute e dell’ambiente in Calabria.
A questo proposito, a mia memoria, non rammento che in passato ci siano state iniziative di tale rilevanza istituzionale al riguardo. Il fine di quella seduta di Commissione era già noto nell’oggetto: istituzione e funzionamento del registro regionale dei tumori. Nessuna passerella al riguardo.
Chi scrive, infatti, proviene da un territorio (il Crotonese) che è purtroppo falcidiato dall’insorgenza di alcune patologie cancerogene su cui, al momento, non è possibile ricostruire alcun nesso scientifico con l’emergenza ambientale provocata da oltre 70 anni di industrializzazione pesante. Questo perché, fino a circa quattro anni fa, era assente il registro dei tumori che è lo strumento principe per lo studio e il monitoraggio delle insorgenze di patologie tumorali sulla popolazione di riferimento: l’unico utile per la prevenzione e il monitoraggio (non certo per la cura) di queste malattie. I primi dati che, il registro dei tumori istitutito nel 2009 per la macroarea Cosenza-Crotone sarà in grado di fornire, si attendono per il 2014. Lo studio e l’elaborazione dei dati raccolti, infatti, richiede una rilevazione di lungo periodo che si attesta intorno ai 5 anni. Inoltre, bisogna attendere che su di essi arrivi poi la certificazione dell’Airtum (l’Associazione italiana registri tumori) che coordina le attività dei Registri tumori già presenti in Italia.
Comprendo, dunque, tutta la sua premura nello stimolare l’attivazione nel più breve tempo possibile tale strumento anche nella provincia di Reggio dove – proprio in quella seduta della Terza Commissione ed in altre in cui sono stati auditi i competenti dirigenti dell’Asp reggina – è stato assicurato che manca davvero poco per il suo start.
Circa l’isitituzione della Commissione mista tra esponenti del dipartimento Salute ed un rappresentante per ogni provincia che faccia le veci delle associazioni interessate – di cui si è pensata l’istituzione nella seduta del 3 dicembre scorso per affiancare e stimolare l’organizzazione della rete oncologica su base regionale – La informo che si attende, al riguardo, la comunicazione dei nominativi da parte delle associazioni al suddetto dipartimento.
A testimonianza dell’impegno istituzionale e delle competenze specifiche che afferiscono alla Commissione che mi onoro di presiedere, Le rendo inoltre noto che entro la metà di gennaio sarà convocata una seduta congiunta degli organismi consigliari Ambiente e Salute al fine di evidenziare la correlazione esistente tra inquinamento ed insorgenze di patologie tumorali.
Circa il “delicato problema dell’apertura dell’Hospice di Melicucco”, come da Lei stesso sottolineato, non è di stretta competenza della Regione. In un momento di forti limitazioni imposte dal regime commissariale, sono purtroppo spiacente di doverLe comunicare che, pur non sottovalutando l’importanza e la necessità di attivare tale struttura, la Commissione che presiedo non ha poteri al riguardo.
Nel rigraziarLa ancora una volta per il Vostro impegno a sostegno della lotta contro le patologie neoplastiche resto a Sua completa disposizione per ogni ulteriore chiarimento, riservandomi di informare voi associazioni e i cittadini calabresi del lavoro svolto in questo campo dall’organo che presiedo.
Buon anno e a presto!
Reggio Calabria lì, 02.01.2014
On. Salvatore Pacenza
Presidente III Commissione