Il Tribunale di Palmi, in accoglimento delle richieste avanzate dal difensore, Avv. Giuseppe Alvaro, ha assolto con formula piena Francesco Morabito, 37 anni, di Palmi, che era stato arrestato il 6 giugno scorso nella ritenuta flagranza dei reati di detenzione illecita di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) e di resistenza a pubblico ufficiale. Nei confronti del giovane, che si trovava agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, è stata quindi disposta l’immediata liberazione.
I fatti risalgono allo scorso mese di giugno, allorquando una pattuglia dei Carabinieri di Palmi, in occasione di un ordinario posto di blocco effettuato in contrada Taureana di Palmi, intimò l’ALT al Morabito, il quale stava percorrendo la strada provinciale Taureana – Palmi a bordo del suo scooter. Alla vista degli agenti operanti il conducente del motociclo effettuava una repentina inversione di marcia e si dava a precipitosa fuga. Gli agenti operanti, coadiuvati da una vettura civetta che procedeva dietro il Morabito, si lanciavano all’inseguimento del giovane il quale, dopo aver percorso a velocità un breve tratto di strada, a causa anche delle avverse condizioni meteorologiche che avevano reso viscido l’asfalto perdeva il controllo dello scooter e, in corrispondenza del bivio San Fantino, precipitava a terra. Una volta raggiunto dai militari, il Morabito tentava ripetutamente di divincolarsi per continuare la fuga ma i militari riuscivano comunque a bloccarlo e a sottoporlo immediatamente a perquisizione. All’interno di un marsupio a tracolla i Carabinieri rinvenivano, quindi, due involucri contenenti sostanza stupefacente successivamente identificata, rispettivamente, in cocaina e hashish, che veniva sottoposta a sequestro. Il giorno successivo il gip di Palmi, su richiesta della procura, convalidava l’arresto e applicava nei confronti del Morabito la misura cautelare degli arresti domiciliari, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e di resistenza a pubblico ufficiale.
Emesso il decreto di giudizio immediato, l’imputato chiedeva ed otteneva, tramite il difensore, il rito abbreviato condizionato all’acquisizione di documenti ritenuti rilevanti per valutare la sussistenza del reato concernente gli stupefacenti.
L’Avv. Giuseppe Alvaro, nel corso della sua discussione, ha sostenuto che il superamento dei limiti massimi di sostanza detenibile non era da solo sufficiente a ritenere provata l’ipotesi dello spaccio, tenuto anche conto che il quantitativo non era comunque elevato, che lo stupefacente non era frazionato in singole dosi e che non erano stati rinvenuti altri elementi che deponessero per un uso non esclusivamente personale. Quanto alla condotta di resistenza a pubblico ufficiale, il difensore ha evidenziato che la fuga del Morabito non integrava di per sé il presupposto del delitto contestato, trattandosi di un comportamento meramente passivo e non di una condotta violenta o minacciosa nei confronti degli agenti operanti.
Il GUP di Palmi, condividendo le argomentazioni del difensore, ha assolto Francesco Morabito da entrambi i reati constestatigli, per i quali era stata invece richiesta la condanna a quattro anni e dieci mesi di reclusione.