Oggi è stata promossa dalla Città di Polistena e da moltissimi Sindaci dell’Associazione “Città degli Ulivi” una importante manifestazione di lotta per recriminare contro i già decisi tagli di reparti, strutture e attrezzature di quell’Ospedale e contro la decisione di chiudere definitivamente il nosocomio polistenese dopo la costruzione del nuovo Ospedale di Palmi.
Si ripete la storia nella Piana più volte negli anni penalizzata da scelte nazionali e regionali che l’hanno ridotta al triste primato di area con meno servizi con meno infrastrutture, cenerentola del già derelitto meridione. Questo triste processo è stato possibile anche giocando sul pochismo dei politici locali, ciechi e ottusi a non capire che solo una grande unione almeno di tutte le 33 amministrazioni comunali, tese verso comuni obiettivi e capaci di imporre con lotte politiche e serrate vertenze il diritto inalienabile dei cittadini della Piana ai Servizi sanitari, a infrastrutture per lo sviluppo, al potenziamento e multifunzionalità del porto, a politiche per il turismo e la cultura che non siano i soliti contentini da quattro soldi.
Anche sulla realizzazione del Nuovo Ospedale di Palmi si è giocato a dividerci e ci sono fino ad oggi riusciti.
Per tale ragione non condivido e ritengo sia penalizzante per i palmesi e per la realizzazione del nuovo ospedale l’assenza dell’Amministrazione comunale di Palmi alla iniziativa di Polistena e a quel presidio. Passa il messaggio che ce ne freghiamo del resto, tanto ormai il nuovo Ospedale a Palmi si farà.
So che non è così. Ad una recente riunione dei Sindaci di Città degli Ulivi ho partecipato, espressamente da Lei delegato, insieme al Presidente del Consiglio Muscari. Le ho relazionato che quella riunione ha evidenziato la ferma volontà di tutti i sindaci della Piana a realizzare il nuovo Ospedale a Palmi, mantenendo e potenziando quello di Polistena, rafforzando fortemente la medicina poliambulatoriale sul territorio, qualificando alcuni presidi ospedalieri esistenti con la specialistica e la lungo degenza. E poi rafforzando si servizi di urgenza e pronto intervento in tutta la Piana. Questi sono obiettivi condivisi e da condividere, insieme al ragionamento che la Piana ha bisogno di ospedali e sanità oggi e da oggi e per i tanti, lunghi anni che mancano alla realizzazione dell’ospedale di Palmi. Dividere i cittadini della Piana oggi (e questo significa l’assenza di Palmi a Polistena) significa fare il gioco di coloro che sui campanilismi e sulle lacerazioni interne hanno nel tempo annichilito la Piana.
Per tale motivo chiedo all’Amministrazione comunale di far valere la propria autorevole presenza in questi gravi momenti a Polistena riportando con ciò Palmi a quel ruolo di guida e collante di tutta la Piana. La Sua autorevole presenza e quella dell’assessore delegato, amico Saletta, che tanti meriti ha avuto in questi mesi proprio per garantire un minimo di assistenza a Palmi e nella Piana, sono certo che recupereranno la frattura che si sta riaprendo tra Palmi e gli altri Comuni pianeggiani.
Per il bene di tutti.