Riceviamo e pubblichiamo
Apprendiamo da un articolo pubblicato ieri che tra le dieci grandi opere per far ripartire la Calabria, il Presidente Mario Oliverio cita anche l’Ospedale della Piana.
Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Ma le istituzioni ci vogliono dire, una volta per tutte, come stanno realmente le cose? Perché dell’Ospedale della Piana non se ne è parlato a lungo, e soprattutto a che punto è l’iter di realizzazione?
L’11 dicembre 2007 è stata una data importante per la sanità in Calabria. Quel giorno, infatti, si inizia a parlare di una delle tante necessità di questa Regione, quella sanitaria. La Presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti, con Decreto Presidenziale, «ravvisa l’ineludibile esigenza di provvedere mediante l’utilizzo di mezzi e di poteri straordinari per il superamento delle criticità in cui versa il territorio regionale, al fine di assicurare la realizzazione di tutti gli interventi necessari al potenziamento delle strutture ospedaliere del territorio e dichiara lo stato di emergenza economico-sanitaria nel territorio della Regione Calabria».
Undici anni fa, dunque, venivano mossi i primi passi per la realizzazione del nuovo ospedale della Piana di Gioia Tauro, da costruire in un’area del Comune di Palmi.
Da quella data ad oggi sono stati compiuti diversi passi in avanti, si è arrivati anche all’assegnazione definitiva dell’appalto ad una ditta siciliana, ma da diverso tempo ormai l’Ospedale sembra essere stato dimenticato dai nostri politici.
Non se ne parla più, non si sa se e quando verrà dato inizio ai lavori di realizzazione della struttura, e mentre avviene tutto questo, nella vicina Polistena il presidio ospedaliero “Santa Maria degli Ungheresi” viene potenziato, non si sa con quali soldi.
Vogliamo sapere se è ancora interesse della politica regionale realizzare il nuovo nosocomio, e se sì quali sono i tempi. La Piana di Gioia Tauro non può più attendere. Assistiamo quotidianamente a emergenze continue, a persone costrette a “viaggiare” anche fuori dalla Provincia per trovare un posto letto, a volte per un banale ricovero. E accade spesso che si muore proprio per mancanza di assistenza sanitaria.
Partecipazione Popolare ed i cittadini della Piana vogliono sapere di chi sono le responsabilità di questi ritardi inspiegabili, vogliono risposte certe sulla sanità e le vogliono adesso.
Siamo stanchi di sentirci presi in giro su un tema così importante. La sanità è un diritto di tutti e nessuno deve sentirsi cittadino di serie B.
Partecipazione Popolare