Palmi, Ranuccio e Frisina invitano l’amministrazione a partecipare al progetto Sport e Periferie

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Se, per un verso, il ruolo  istituzionale di “oppositori” -che ricopriamo- potrebbe indurci a non diffondere determinate informazioni, così dette utili, per altro verso però, la coscienza e l’amore sincero per questo paese ci spinge –ancora una volta- a portare a conoscenza degli attuali amministratori una opportunità di crescita davvero straordinaria per la nostra comunità.

Confidando, quindi,  in un celere attivismo, seppur consapevoli della pochezza amministrativa di chi ci governa, intendiamo rappresentare una occasione unica ed imperdibile per potenziare, ultimare o rigenerare gli impianti sportivi presenti sul nostro territorio.

Segnatamente, ci riferiamo al bando/progetto nazionale denominato “Sport e periferie”, che potrebbe consentire, se sfruttato a dovere, di costruire nuove strutture sportive, oltre che ultimare –anche potenziandoli- gli impianti già esistenti.

Infatti, l’art. 15 del d.l. 25 novembre 2015, n. 185, ha previsto l’istituzione sullo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Fondo «Sport e Periferie», a sua volta da trasferire al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).

La legge ha autorizzato la spesa complessiva di 100 milioni di euro nel triennio 2015-2017, di cui 20 milioni nel 2015, 50 milioni di euro nel 2016 e 30 milioni di euro nel 2017.

Il Fondo è finalizzato, tra l’altro, alla realizzazione di interventi per:

– la realizzazione e la rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all’attività agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane e diffusione di attrezzature sportive nelle stesse aree con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti;

– il completamento e l’adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all’attività agonistica nazionale e internazionale.

La norma individua come finalità il potenziamento dell’agonismo, lo sviluppo della relativa cultura, la rimozione degli squilibri economico sociale e l’incremento della sicurezza.

Il CONI ha già definito e presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il piano dei primi interventi urgenti

Per la realizzazione degli altri interventi il CONI deve presentare alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l’approvazione – entro il 23 febbraio 2016 – un piano pluriennale che potrà essere poi rimodulato entro il 28 febbraio di ciascun anno.

A tal fine, attesa la conversione in legge del DL 185/2015 – ad integrazione del proprio patrimonio di competenze e di conoscenze sull’impiantistica sportiva con destinazione agonistica in Italia – il CONI ritiene utile acquisire ulteriori proposte relative a interventi da inserire in tale piano.

Per gli interventi inseriti nel piano pluriennale, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si procederà – prima dell’avvio della relativa realizzazione – alla sottoscrizione di appositi accordi con i soggetti proprietari e con gli aventi diritto. Tali accordi saranno diretti a definire gli impegni di questi ultimi soggetti, anche al fine di assicurare una gestione degli impianti coerente con gli obiettivi della legge e con quanto rappresentato in sede di presentazione della proposta di intervento; gli accordi saranno redatti secondo lo schema tipo di convenzione che sarà reso disponibile a richiesta presso la sede del CONI.

La selezione degli interventi avrà luogo a seguito dell’analisi delle informazioni  successivamente richieste, con preferenza degli assetti che meglio garantiscano il perseguimento dell’interesse pubblico tutelato dalla disciplina di riferimento anche in termini di serietà, affidabilità e solidità dei proponenti.

Le proposte di intervento dovranno essere presentate tramite  posta elettronica certificata entro il 15 febbraio 2016.

Quanto appena rassegnato, costituisce una chance di vitale importanza per la crescita e lo sviluppo sportivo, ma anche socio-economico, della nostra città. E ciò, evidentemente, assume ancora maggior valenza se pensiamo allo stato in cui versano attualmente strutture come il centro sportivo San Giorgio, il palazzetto dello sport, il campo in Garanta, il Lopresti, le tante palestre “coperte”  etc..

Sarebbe doveroso quindi, tra una foto di gruppo e la consegna di una targa, intraprendere ogni iniziativa utile -politica ed amministrativa-  al fine di accedere a tali finanziamenti; perdere anche questo treno (come peraltro accaduto in altre e precedenti occasioni)  sarebbe davvero imperdonabile.

Ci auguriamo che almeno questa volta, spogliandosi dell’arroganza inefficace e sterile che contraddistingue il loro (non)operato, abbiano il buon senso di accogliere il nostro suggerimento, producendo un qualche risultato positivo per la nostra collettività.

Pertanto, e concludendo, invitiamo il sindaco e la maggioranza tutta a volersi attivare immediatamente,  evitandoci così, tra qualche settimana,  di essere costretti a commentare –a causa della loro inerzia- l’ennesima occasione di rinascita andata irrimediabilmente persa.

 

 

Giuseppe Ranuccio

Pasquale Frisina 

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