Le contrapposizioni e le guerre intestine che caratterizzano l’amministrazione comunale di Palmi si arricchiscono ogni giorno di nuovi e sorprendenti episodi.
Dopo le dimissioni del vicesindaco Mattiani, per vicende giudiziarie che hanno coinvolto i suoi diretti familiari– con la pantomima del posto lasciato vacante in attesa di giudizio; Dopo le indecorose lacerazioni intestine, con tanto di urla ed invettive tra l’assessore Letteria Pipino ed il presidente del consiglio comunale, in merito alle questioni urbanistiche; Dopo l’arresto di un assessore, per vicende legate proprio all’amministrazione del comune; Dopo l’azzeramento della Giunta, con successivo stallo di diversi mesi e la riproposizione in blocco della vecchia compagine; Dopo le notizie , trapelate da più parti, su forti contrapposizioni interne alla maggioranza, con particolare riferimento all’assessore alle “Grandi Opere” Natale Pace.
Eccoci giunti all’odierno ennesimo capitolo del rimpasto in Giunta, con annesse indiscrezioni su chi esce e chi entra e con tutti i connotati tipici degli intrighi di palazzo.
Sia chiaro nessuno si scandalizza del fatto che all’interno della Giunta possano sorgere divergenze politiche in virtù delle quali si possa rendere necessaria una ricomposizione della stessa. Quello che scandalizza e fa pensare al peggio, è che le lotte intestine all’interno della compagine che amministra Palmi, non siano lotte derivanti da divergenze politiche, che in ogni caso meriterebbero rispetto, bensì da indicibili contrasti personali dettati dal bieco tornaconto. Lo stallo amministrativo, il pantano e l’immobilismo a cui assistiamo ormai da anni scaturiscono da contrapposizioni personalistiche tra assessori “prime donne” che antepongono il loro narcisistico ego agli interessi della collettività.
Il tutto avviene nella nebbia del formalismo, nella opacità dei comunicati stampa, nella indecifrabile comunicazione istituzionale volta al giustificazionismo e che non dà conto degli elementi di merito che determinano le scelte.
La Giunta Barone, da più parti definita “la peggiore di sempre”, non ha mai brillato per caratura politica e si è sempre dimostrata incline ad una “concezione personalistica” nell’amministrazione della cosa pubblica. Ma in questo caso i cittadini hanno il diritto di sapere quali siano le motivazioni di fondo di questi continui indecorosi balletti, hanno diritto di conoscere le reali ragioni per le quali Palmi è letteralmente bloccata dalle diatribe interne alla Giunta.
Le opere pubbliche programmate e finanziate dalle amministrazioni precedenti (Cinema Sciarrone, Piazza Primo Maggio etc) non riescono a coprire la vergognosa inettitudine di un’amministrazione che manca di slancio ideale e di una visione politica per lo sviluppo della città.
L’Amministrazione è latitante dai problemi della gente, mentre dovrebbe rendersi protagonista, nello scenario provinciale e pianeggiano, di una grande battaglia di popolo sui temi che riguardano lo sviluppo del territorio, dal Porto di Gioia Tauro al Nuovo Ospedale di Palmi.
Il Partito Democratico palmwse fa appello alla mobilitazione ed all’impegno politico necessario per il conseguimento di importanti obbiettivi, strategici per la crescita dell’occupazione e per lo sviluppo della città.
Palmi 21.06.2015
Dr Domenico Solano
Segretario circolo PD-Palmi