Una rappresentanza del Consiglio Direttivo dell’EPNA, guidata dal Vice Presidente Domenico Creazzo, ha incontrato i cittadini di Sant’Agata del Bianco su invito del Sindaco Domenico Stranieri (componente del Consiglio), per affrontare insieme la problematica relativa all’impossibilità di accedere alla parte montana del Comune vista la chiusura dell’unica strada di collegamento, “collassata” ormai dal 2016 dopo una violenta alluvione.
Pur evidenziando come l’Ente Parco non abbia nessuna competenza in materia di viabilità, i consiglieri Francesco Malara, Giuseppe Idà e Domenico Stranieri, hanno sottolineato il controsenso di fondo che vivono i cittadini di Sant’Agata, Comune che seppur rientrante nel Parco Nazionale dell’Aspromonte resta isolato dalla sua montagna vista l’impossibilità di percorrere l’unica arteria di avvicinamento (che “serve” anche altri Comuni della Vallata), con gravi ripercussioni per le attività agricole, ristorative e per i coltivatori diretti.
Nonostante i limiti in materia e nello specifico del tratto stradale di pertinenza dell’Ente “Città Metropolitana”, il Parco dell’Aspromonte, così come illustrato dal Responsabile del Servizio BTPGI Antonino Siclari, attraverso una specifica progettualità integrata che ha incluso anche i territori contigui, ha ottenuto un finanziamento di circa 8 milioni di euro nell’ambito al Piano Operativo Ambiente Fondi Sviluppo Coesione 2014-2020, per garantire i servizi ecosistemici dell’Area Protetta (tutela habitat e specie, diminuzione dei rischi incendi, tutela idraulica e idrogeologica perseguita con la risistemazione dei versanti e la corretta regimazione delle acque, l’eliminazione delle specie aliene/invasive) e assicurare contemporaneamente la fruizione e l’interconnessione dei Comuni del Parco.
“Grazie a questo finanziamento – ha spiegato il Vice Presidente Domenico Creazzo – il Parco dell’Aspromonte interverrà per colmare questa “distanza” materiale tra le comunità del territorio e la possibilità di accedere alla loro Montagna. E’ un caso eccezionale perché, come più volte abbiamo ribadito, l’EPNA non ha alcuna competenza in materia: grazie ad una ampia e scrupolosa progettualità, però, sarà possibile già dal prossimo anno intervenire sulle principali vie d’accesso al Parco Nazionale, riducendo dunque l’isolamento di alcune aree interne e garantendo una migliore fruizione del patrimonio naturalistico e montano. Gli interventi, inoltre, assicureranno le attività di prevenzione del rischio idrogeologico e la salvaguardia degli ecosistemi dell’Area Protetta, quale “mission” principale del nostro Ente e verso la quale siamo impegnati costantemente con variegati ed ambiziosi progetti scientifici e di monitoraggio per espletare al meglio il nostro ruolo. Ringrazio i colleghi del Consiglio Direttivo per aver accolto l’invito del Sindaco Stranieri ad incontrare la cittadinanza, poiché resto convinto che il confronto diretto con le esperienze di chi vive il territorio quotidianamente sia in termini di criticità che di potenzialità, rappresenta l’unica vera chiave per programmare, sinergicamente, ogni possibile prospettiva di crescita per l’Aspromonte”.