“Non permetteremo che il Parco nazionale di Aspromonte si trasformi in un poltronificio, una sorta di bottino da spartire tra i soliti noti.” Questa la dichiarazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle Federica Dieni, Dalila Nesci e Paolo Parentela, a fronte dell’atto di denuncia da essi sottoscritto e depositato a Montecitorio sul cumulo di cariche ricadenti in capo a Francesco Cannizzaro, capogruppo della Casa delle libertà in Regione Calabria.
“Come troppo spesso accade in Calabria, anche l’Ente Parco d’Aspromonte, come altri enti pubblici è divenuto una specie di bottino da spartire per la classe politica locale, attraverso cui distribuire incarichi, in barba ad ogni giudizio di incompatibilità o opportunità, oltreché incanalare ingenti fondi pubblici. Abbiamo già portato avanti, alla Camera il caso di Francesco Malara, che è contemporaneamente revisore dei conti del Consiglio regionale, sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte e componente del consiglio direttivo del Parco d’Aspromonte. Ora abbiamo segnalato con un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente il caso di Francesco Cannizzaro, consigliere regionale, provinciale e anch’egli membro del Consiglio direttivo dello stesso Parco. Partito Democratico e centrodestra, solidalmente, si spartiscono i posti nel consiglio direttivo che di un ente può disporre di una dotazione finanziaria di circa 9 milioni di euro e che probabilmente ritengono essere il giardinetto di casa loro.”
Continuano Dieni, Nesci e Parentela: “a questo sistema clientelare che ignora le regole e che opera senza il minimo pudore va messo un punto. Noi siamo determinati a smantellarlo, se ce ne sarà bisogno un pezzo per volta. E il sistema consociativo che regge la Calabria non dubiti: i cittadini stanno aprendo gli occhi. Il vento sta cambiando.”