Un pastore di 50 anni di Mammola (Reggio Calabria) è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della locale stazione con le accuse di violazione di domicilio, lesioni personali aggravate, danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale.
L’uomo, nella mattinata di mercoledì, dopo essersi introdotto presso l’abitazione di residenza di una pensionata 82enne del luogo, l’ha colpita violentemente con pugni e calci, provocandole delle gravi lesioni, per le quali la malcapitata si trova tuttora ricoverata presso il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Locri. Successivamente, recatosi per strada, ha danneggiato la porta d’ingresso di un negozio di fiori e ha percosso altre tre persone lì presenti, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare (rispettivamente, padre, madre e figlia 19enne, che hanno riportato ferite guaribili in 8 gg. s.c.), utilizzando un manico di scopa di alluminio.
Solo grazie all’intervento dei Carabinieri della locale Stazione, alla cui vista ha comunque ha opposto “attiva” resistenza, l’esagitato è stato immobilizzato e condotto, con non poche difficoltà, in caserma, dove è stato dichiarato in stato d’arresto. Successivamente, considerato il perpetuarsi delle sue intemperanze, è stato sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO).
L’arrestato, espletate formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri, Dottor Vincenzo Toscano, Pubblico Ministero di turno, è stato ristretto presso il reparto di psichiatria dello stesso ospedale di Locri dove si trova ricoverata una delle sue 4 vittime, ovvero l’indifesa anziana da lui brutalizzata con calci e pugni, che ora versa nelle condizioni più gravi dei suoi compagni di sventura.