Patrizia Nardi sulla proposta di legge n.3333 in favore del Patrimonio culturale immateriale UNESCO

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Nei giorni scorsi è stata presentata da Alessandro Mazzoli, Massimiliano Manfredi, Giovanna Sanna e Demetrio Battaglia, parlamentari del PD, un’importante proposta di legge per la modifica della l.77/2006, in favore dell’estensione dei finanziamenti per i siti italiani Unesco di patrimonio materiale anche agli elementi del Patrimonio culturale immateriale riconosciuti, tra i quali la Rete delle feste delle grandi Macchine a spalla  – i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, i Candelieri di Sassari e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo- riconosciuta Patrimonio UNESCO nel 2013 ed indicata a Parigi come “modello e fonte d’ispirazione” (http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0034250.pdf). Il significativo risultato è il frutto del lavoro di squadra tra le Rete delle Macchine, il suo coordinamento tecnico-scientifico, il Mibact ed un gruppo composito di parlamentari, del quale  fa parte anche l’on Paolo Russo di FI-PdL.

“Un risultato importante questa proposta” dice Patrizia Nardi, responsabile della Rete e della candidatura Unesco “frutto della collaborazione tra comunità, istituzioni, partiti di maggioranza ed opposizione che hanno lavorato con l’obiettivo di sostenere il patrimonio culturale immateriale italiano, a partire dalla nostra Rete.  La proposta si inserisce tra una serie di istanze da me presentate per conto e d’accordo con la Rete al Ministro Bray prima, e al Ministro Franceschini dopo, recepita dai quattro parlamentari e seguita in tutto l’iter di formulazione. Ringrazio molto per questo gli Onorevoli che ci hanno lavorato”. Richieste importanti avanzate dalla Nardi,  tra le quali l’istituzione di un tavolo tecnico permanente presso il Mibact per la valorizzazione e la promozione delle feste e dei territori di pertinenza. “Anche il tavolo tecnico, il primo istituito dal ministero in favore di un elemento di patrimonio culturale riconosciuto, è stato una grande conquista per gli obiettivi di breve, medio e lungo periodo che la Rete dovrà sviluppare in sinergia con il Mibact: il piano di salvaguardia, in primis. Ecco perché la proposta è molto importante, perchè darà gli strumenti ad istituzioni e comunità per mettere in atto tutte quelle azioni (conservazione e tutela, salvaguardia e promozione, trasmissione) che sono basilari per mantenere il più prestigioso riconoscimento che si possa sperare di ottenere nel contesto ionternazionale”. La Rete delle Macchine nello scorso mese di aprile era stata indicata come soggetto beneficiario di un fondo di 200 mila euro per un piano di comunicazione e promozione condiviso. “Un nuovo Decreto Franceschini di qualche mese fa ha dotato la Rete di un importante intervento straordinario che sta producendo un progetto di comunicazione condiviso con l’Istituto Demoetnoantropologico italiano e l’Università la Sapienza di Roma. L’obiettivo del progetto, che svilupperemo in sinergia con IDEA e con Arcus,  è quello di presentare la Rete in Italia e all’estero circuitando un docufilm che verrà presentato presso tutti i maggior festival internazionali del cinema e una mostra emozionale che verrà esposta presso le ambasciate italiane, gli Istituti Italiani di Cultura e i maggiori centri culturali delle più importanti capitali europee ed extraeuropee”. La Varia di Palmi è l’unico elemento del patrimonio culturale calabrese iscritto in una delle due prestigiose Liste UNESCO. La Sila ha concorso per il Programma Mab-Uomo e Biosfera, mentre in questi giorni si decide in Giappone il riconoscimento del Codice Purpureo di Rossano al Programma Memorie del Mondo. Di qualche tempo fa, la presentazione della proposta di istruzione della pratica di candidatura del bergamotto e del paesaggio culturale che lo contraddistingue, avanzata dall’assessorato alla Cultura di Reggio Calabria del quale è titolare la stessa dottoressa Nardi. In progress la proposta relativa allo Stretto di Messina.

 

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