Pd Reggio Calabria risponde al NCD su vicenda Agenzia beni confiscati

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Riceviamo e pubblichiamo
Il Partito Democratico di Reggio Calabria rispedisce al mittente il puerile tentativo di polemica messo in atto dal NCD cittadino in merito all’inconsistente accusa secondo la quale il nostro partito starebbe tentando di spoliare la città di Reggio Calabria della sede della Agenzia dei beni confiscati. Non risponde al vero,infatti, la circostanza -del tutto inventata- secondo cui la Presidente Bindi avrebbe chiesto o auspicato la chiusura della sede di Reggio. Diversamente, nel corso dell’importante convegno svoltosi venerdi pomeriggio presso l’Università Mediterranea, alla presenza di importanti rappresentanti delle istituzioni – il Procuratore Cafiero de Raho, il Procuratore aggiunto Gratteri, il Capo della Polizia, il capo della Dia, s.e. il Prefetto, il Rettore dell’Università per stranieri, prof. Berlingò – la Presidente Bindi ha, ancora una volta, dimostrato il suo impegno per rafforzare l’operato dell’Agenzia chiarendo, in termini inequivocabili, che la sede di Reggio deve rimanere aperta. Sinceramente, non comprendiamo i motivi di una sterile polemica e di un attacco offensivo ed infantile ad una istituzione, la Commissione parlamentare antimafia, che sta caratterizzando il suo impegno a favore della Calabria, anche attraverso la collaborazione di importanti magistrati da sempre impegnati nella lotta alla criminalità organizzata. Sarebbe ben piu utile che gli esponenti del NCD locale, forza di Governo, si impegnassero nel fare in modo che le proposte operative elaborate dalla Commissione antimafia, finalizzate a rendere effettivo ed efficace l’operato dell’Agenzia, possano trovare presto attuazione. Soltanto cosi renderemo un servizio alla nostra gente, restituendo velocemente alla collettività l’enorme patrimonio confiscato alla criminalità. Le polemiche sterili non servono, l’NCD formuli proposte.
 
Partito Democratico di Reggio Calabria

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