Bugie e mezze verità.
Il comunicato dell’attuale amministrazione comunale di Rosarno in replica ai consiglieri d’opposizione che paventavano la perdita del finanziamento di 7 milioni di euro per la cittadella dello sport effettua una ricostruzione storica dei fatti e delle circostanze palesemente omissiva e parziale.
Omissiva perché non spiega l’immobilismo durato ben 20 mesi dalla conclusione dell’amministrazione guidata da Elisabetta Tripodi, alla scelta obbligata e dovuta, di riappaltare l’opera ,sia da parte della gestione commissariale ,durata 12 mesi ,che di quella politica, iniziata un anno fa.
L’amministrazione “dimentica” che il suo primo atto sull’opera è stato quello di revocare l’incarico per la validazione del progetto esecutivo alla società vincitrice della procedura indetta dal commissario salvo poi, precipitosamente, riaffidarglielo per una somma leggermente inferiore, pari al doppio del preventivo di spesa protocollato ai tempi della amministrazione precedente.
Speriamo che anche questo incartamento sia stato trasmesso alla Procura perché si faccia chiarezza sul tema e che i soldi pubblici non vadano allegramente spesi .
Omissiva, perché non spiega i motivi per i quali nell’autunno 2016 non si è proceduto ,cautelativamente, nei confronti dell’impresa Barbieri che già era in amministrazione controllata ,quindi vicina al fallimento ,ma ,si è perso altro tempo intervenendo, a distanza di oltre due mesi, dalla vicenda giudiziaria.
Come al solito l’amministrazione Idà non potendo rivendicare meriti propri se ne attribuisce alcuni”Pro domo sua”, sostenendo di aver evitato la perdita del finanziamento, grazie allo spostamento dei fondi Pisu sui Pac.
Bugia grande come una casa perché già in data 26 maggio 2015, l’ex sindaco Tripodi, stipulava la convenzione con la regione Calabria per lo spostamento del finanziamento sul Pac, al fine di preservare l’opera da eventuali ritardi e rischi di definanziamento.
Ricordiamo che l’opera dovrà essere completata entro il 31/12/2019 e si sono persi sei mesi preziosi in chiacchiere e proclami.
Ma se Atene piange Sparta non ride perché gli altri lavori pubblici in corso di realizzazione con i fondi Pisu meriterebbero più attenzione da parte di un assessore esterno, in vacanza extra continentale da tempo immemore e da una giunta, silenziosa, chiamata ad assolvere un ruolo di mera rappresentanza.
Gli attuali lavori sulla viabilità sono eseguiti male, con approssimazione, senza condizioni di sicurezza e visibilmente brutti allo sguardo
Ci poniamo un ulteriore interrogativo su cosa accada nelle stanze di palazzo San Giovanni al quale vorremmo che il sindaco desse una risposta.
Come mai il RUP di molti lavori pubblici ingegner Campisi si è dimessa da tutti gli incarichi l’11 maggio scorso ed è stata prontamente sostituita dall’ingegner Caminiti? Si tratta di un incarico dal quale non ci si può dimettere . Lo prevede il codice degli appalti!!
PD ROSARNO