Centodue cittadini stranieri sono stati denunciati dalla Guardia di finanza di Crotone.
Avrebbero percepito illecitamente il reddito di cittadinanza senza possedere i requisiti previsti per ottenerlo.
I finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria crotonese, nell’ambito di un’attività investigativa per il contrasto agli illeciti nel settore della spesa pubblica avviata in collaborazione con l’Inps, hanno attuato una verifica attraverso la consultazione delle banche dati in uso al Corpo e delle informazioni messe a disposizione dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie accertando l’utilizzo di false attestazioni nelle Dichiarazioni sostitutive uniche (Dsu) da parte di più di cento soggetti di nazionalità extracomunitaria destinatari del sussidio per un importo complessivo di cinquecentomila euro.
La normativa vigente in materia prevede che, affinché il cittadino straniero possa beneficiare del contributo, debba essere residente in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della richiesta, dei quali, almeno gli ultimi 2 anni, in maniera continuativa.
Le persone denunciate, invece, pur non avendo maturato il periodo di residenza richiesto dalla norma, hanno comunicato all’Ente erogatore di esserne, comunque, in possesso.
Tra le diverse posizioni emerse dall’indagine è stato individuato un caso in cui la residenza è stata acquisita nell’ottobre del 2020 e la richiesta è stata effettuata nel marzo del 2021. In un altro è stato accertato che un cittadino extracomunitario, nonostante fosse stato già denunciato per analoghi fatti in altra zona d’Italia, ha ripresentato, questa volta nella provincia di Crotone, la richiesta per ottenere il beneficio. Oltre alla denuncia i percettori del sussidio sono stati segnalati all’Inps per la revoca o sospensione del contributo e per il recupero delle somme già erogate, nonché per il blocco dei contributi richiesti, ma non ancora erogati.