E’ partita da Gioiosa Ionica la petizione popolare di raccolte firme indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato, ai Capi gruppo parlamentari ed al garante della privacy, per chiedere l’approvazione definitiva della proposta di Legge n. 3912 del 17 Giugno 2016 (già approvata dalla Camera dei Deputati) contenente: Disposizioni in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio.
A proporre la petizione le Associazioni Adda, Agess e Comma 3, le tre organizzazioni associative calabresi sempre in primo piano per la tutela delle persone con disabilità ma anche per tutti i soggetti delle fasce deboli. Dopo l’approvazione appunto alla Camera della proposta di legge, l’iter legislativo sta trovando resistenza per la sua approvazione definitiva da parte del Senato, in una parte degli operatori delle strutture socio-assistenziali ma anche in una parte degli insegnati che vedono nella legge una sorta di violazione della propria attività lavorativa. Anche il Garante della privacy ha esposto le sue perplessità, ma come spiegano i presidenti delle tre Associazioni, Silvana Ruggiero (Agess), Vito Crea (Adda) e Simona Coluccio (Comma 3), la Leggechiarisce che le videocamere sono a circuito chiuso e le immagini sono cifrate al momento della registrazione attraverso un sistema con due chiavi, una in possesso della struttura, l’altra di un ente certificato terzo. In caso di segnalazione o denuncia potranno vedere le immagini soltanto il pubblico ministero, o la polizia giudiziaria su sua delega. La presenza dei sistemi di sorveglianza dovrà essere sempre segnalata a chiunque accede ai locali monitorati. Quindi non una sorta di Grande fratello in asili, case di riposo e strutture socio assistenziali per minori con disagi e disabili ma piuttosto un occhio discreto, il cui sguardo orientato da regole ferree sarà a disposizione di chi se lo potrà permettere. Non si può più tacere il grande sdegno per insegnanti e personale violenti, per bambini, anziani e disabili picchiati e insultati, per questo le tre Associazioni hanno pensato di far sentire ancor più forte tale indignazione lanciando una petizione di raccolta firme cartacea in tutte le piazze della provincia di Reggio Calabria ed anche online (collegandosi al sito www.petizionepubblica.it e cliccare sulla petizione).
Ovviamente la Legge è un passo molto importante per la tutela dei soggetti socialmente deboli ma i tre sodalizi associativi auspicano altresì che ci siano criteri più severi per svolgere mansioni che hanno a che fare appunto con minori, anziani e disabili.