Lamezia Terme, 3 gen – Nella prima relazione sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza arrivata in parlamento, ci sarebbe un brutta sorpresa per le regioni del sud Italia; nel paragrafo dedicato alla coesione e al riequilibrio territoriale, gli investimenti sull’alta velocità, verrebbero considerati ‘non territorializzabili’, cioè esclusi ai fini del conteggio della quota del 40% riservata per legge al mezzogiorno. Se lo stesso criterio dovesse essere utilizzato anche per per strade, scuole, ospedali ecc, si rischierebbero ulteriori disparità per quei territori che, come la Calabria, hanno già subito forti penalizzazioni a causa delle scelte politiche poco lungimiranti dei governi che si sono suggeguiti negli anni.
La motivazione che giustifica tale scelta è messa nero su bianco nella relazione del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile il quale ritiene ‘che gli investimenti ferroviari nell’alta velocità/capacità di media-lunga distanza hanno una valenza di carattere generale, poiché promuovono un efficace collegamento tra aree del Paese’ localizzando di fatto verso il centro-nord l’interesse e le priorità della nazione e ciò si evince anche dagli investimenti nell’alta velocità previsti nel PNRR con 8,5 miliardi al Nord e solo 4,6 miliardi al Sud.
Occorre vigilare affinché le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vengano, invece, utilizzate per un reale riequilibrio fra territori, lavorando sulla crescita delle aree che risultano essere maggiormente in difficoltà rispetto alle altre e qui, Regione Calabria ed Enti locali, dovranno stare attenti e, se necessario, far sentire la voce dei territori.
In questa importante sfida Fratelli d’Italia è pronta a fare la sua parte attraverso la propria rete di amministratori e con il supporto dei nostri parlamentari.
Mimmo Gianturco
Fratelli d’Italia