Irrompe sul palcoscenico dell’Auditorium comunale di Polistena Ippolito Chiarello, un artista istrionico e originale, con il suo nuovo spettacolo “Psycho Killer. Quanto mi dai se ti uccido?”. L’inventore del “barbonaggio teatrale”, un genere che ha fatto proseliti in Italia e all’estero, sarà in scena alla Residenza teatrale della Piana, il prossimo 14 febbraio, alle ore 21,30, per la rassegna organizzata dalla compagnia Dracma.
L’attore pugliese torna in teatro per proporre il suo nuovo lavoro, una coproduzione La luna nel letto e Nasca Teatri di Terra. Ad accompagnare Chiarello, i musicisti Raffaele Casarano, al sax, e Michelangelo Volpe, chitarra e tecnica, mentre la regia, scene e luci sono di Michelangelo Campanale.
Psycho Killer conferma la carica ironica, graffiante e coinvolgente di questo artista che ha alle spalle una solida carriera e importanti esperienze nel teatro e nel cinema. Ispirato al libro “Quanto mi dai se ti uccido?” di Walter Spennato – che firma il testo insieme allo stesso Chiarello -, una serie di micro-storie pulp, lo spettacolo ne dà una personale reinterpretazione innestando elementi di critica sociale, citazioni cinematografiche e musicali.
Nel bel mezzo di un concerto jazz piomba il protagonista, in giacca e cravatta visibilmente alterato: vuole uccidere qualcuno per sfogare la sua rabbia e la sua frustrazione, contro la vita e tutte le sue difficoltà.
Uno “scherzo teatrale” che prende in giro la morte e l’ossessione che di essa si ha, denunciando la facilità dell’uomo contemporaneo a servirsi dell’assassinio per risolvere anche le piccole nevrosi quotidiane. Ma punta il dito anche contro l’indifferenza e inconsapevolezza con cui ci si abitua alla violenza. L’omicidio diventa “show televisivo”, spettacolo in cui tutti vogliono avere una parte, business per avvocati catodici, vetrina per falsi criminologi, meta per gite dell’orrore. Ne esce fuori il ritratto di un Paese che vede il sangue scorrere da un canale all’altro della tv, senza soluzione di continuità.
Chiarello, sul palco, fa da mattatore, muovendosi tra pubblico e artisti, dando prova di tutte le sue capacità attoriali, con una mimica e una capacità espressiva che non danno tregua allo spettatore, complice e nemico insieme.
Ancora una volta, la Residenza della Piana “alla ricerca del Bello perduto”, diretta da Andrea Naso, propone al suo pubblico un teatro che parla del proprio tempo, che fa ridere e divertire ma che sa cogliere pienamente gli inquietanti interrogativi dell’attualità.
Per informazioni sul progetto www.delbelloperduto.it