Nei giorni scorsi, a seguito della pubblicazione dell’atto aziendale adottato dall’ASP di Reggio Calabria, su iniziativa dell’Amministrazione Comunale, si è tenuta in municipio una riunione con medici ed operatori dell’ospedale di Polistena, per discutere delle problematiche e dei contenuti della futura programmazionedella sanità del territorio.
Sono state evidenziate le grandi difficoltà in cui, in questo momento, sta operando l’ospedale spoke di Polistena, sempre più a corto di personale e posti-letto, insufficienti rispetto al carico di lavoro e di utenza che si riversa quotidianamente per ricevere cure e assistenza.
Solo per fare un esempio, se nel 2016 si contavano nel primo bimestre dell’anno n. 93 parti trattati in Ostetricia, oggi nello stesso periodo di riferimento, i parti risultano raddoppiati a n. 186, trattati però con un numero di medici, ostetriche ed operatori, inferiore a quelli dell’anno prima. Incredibile ma vero! Turni continui, personale allo stremo e locali insufficienti.
E come l’ostetricia anche altri reparti dell’ospedale dove la situazione è esplosiva per carenza di operatori medici ed infermieristici e di spazi, nei quali sta divenendo impossibile accogliere la raddoppiata mole di utenza che proviene oltre che dalla Piana anche dall’area Jonica, dal reggino e dal vibonese.
Questo per rappresentare, per chi ancora non l’avesse capito, l’importanza strategica dell’ospedale di Polistena. Il suo ruolo di presidio di riferimento è riconosciuto da tutti e gode di grande fiducia anche tra la popolazione, che dinanzi alla scelta se recarsi in altre strutture, molto spesso per varie specialità, preferisce affidarsi alla professionalità degli operatori dell’ospedale di Polistena.
Ne discende che l’atto aziendale prodotto dall’ASP, cosi come il decreto di riorganizzazione della rete ospedaliera, sono documenti che non possono rimanere carta semplice.
Dopo avere lottato per mantenere l’ospedale, che prima addirittura si pensava di cancellare, ora ci batteremo affinchè il diritto alla salute per chi nasce e vive in questi territori venga tutelato realmente.
Occorre pertanto considerare le mutate esigenze di rafforzata centralità dell’ospedale di Polistena, che necessita di un ampliamento strutturale, e di nuovo personale da assumere in tutti i reparti, azioni queste non più rinviabili. I 9 milioni di Euro previsti per la ristrutturazione dell’ospedale di Polistena vanno ripensati e reinvestiti per il suo ampliamento.
Sulla programmazione futura invece vanno riconsiderate le funzioni di Dipartimento di Emergenza-Urgenza, anche a seguito della costruzione della pista di elisoccorso, che sarà ultimata a primavera. I reparti di MCAE – Pronto Soccorso, Utic, Rianimazione, Cardiologia, Ostetricia, afferiscono tutti all’area dipartimentale dell’Emergenza, come pure segmento indispensabile nello scenario dell’emergenza è il reparto di Centro Trasfusionale, che l’atto aziendale vorrebbe cancellare completamente e che invece chiediamo di mantenere.
Per tali ragioni riteniamo che il Commissario Scura e il Presidente della Regione Calabria debbano stare con i piedi sulla terra, prendere coscienza della realtà delle cose, riequilibrare i rapporti tra area tirrenica ed area jonica, evitare di inseguire progetti impossibili ed irrealizzabili nell’immediato, e fare l’unica cosa utile e giusta, ossia quella di mettere in condizione l’ospedale di Polistena e tutti i suoi operatori di dare risposte al bisogno di sanità di tutto il territorio.
In questo senso siamo pronti a lanciare una nuova e grande mobilitazione per il diritto alla salute, che passa obbligatoriamente dal rilancio dell’ospedale di Polistena.