Anche quest’anno il premio Internazionale Lìmen Arte della Camera di Commercio di Vibo Valentia ha soddisfatto le attese registrando grande successo di critica e di pubblico e concludendo, lo scorso sabato, nella sede dell’Ente, la sua VIII edizione con la Cerimonia di Premiazione degli artisti vincitori.
Ad apertura di serata, una carrellata di immagini, proiettata sul grande schermo della Sala “Murmura”, ha rievocato i momenti più significativi di ogni edizione, dagli allestimenti delle varie mostre alle presenze più prestigiose, come quelle dei famosi critici d’arte Vittorio Sgarbi e Philippe Daverio. Istantanee che hanno raccontato la storia di un evento artistico-culturale autorevole e prestigioso, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, capace di produrre mostre ed eventi d’arte contemporaneadi qualità e di riservare ampi spazi di visibilità all’estro creativo soprattutto dei giovani e dei migliori talenti, creando anche collegamenti con il sistema produttivo ed il mondo del lavoro dove l’arte, intesa come gusto del bello, è rilevante fattore di competitività.
Lo ha ricordato il presidente dell’Ente Michele Lico nel dire: “In questi anni abbiamo cercato di veicolare un messaggio chiaro: l’arte non è solo importante nel suo aspetto culturale, ma è una vera risorsa di crescita professionale e di sviluppo economico e sociale. Per questo abbiamo affiancato il Premio con performance, workshop, numerosi laboratori, e da ultimo, con le Botteghe artigiane curate, nel Laboratorio del Museo Limen, dai maestri Antonio Montesanti e Antonio La Gamba”. E i due artisti, tra l’altro, hanno ricevuto una menzione speciale per la passione e la dedizione con cui hanno coinvolto studenti, bambini e tanti altri, spaziando dalle tecniche più antiche a quelle più moderne, come la xilografia su rame, con cui sono stati realizzati, appositamente dal maestro La Gamba, i premi e gli attestati di questa edizione.
“Questa esperienza –ha proseguito il presidente Lico- riproporremo con l’Amministrazione Comunale col progetto di riqualificazione dell’area esterna del Valentianum e di un immobile da destinare a botteghe artigiane, a l’incubatore tecnologico, ma anche a residenze d’artista per realizzare un museo diffuso che,partendo proprio da questo prestigioso convento domenicano, colleghi in rete tutti i siti storici ed archeologici della Città”.
Insomma Lìmen Arte è un progetto integrato da cui scaturiscono una molteplicità di iniziative che coinvolgono –come ha ricordato il Direttore del Museo Lìmen Donatella Romeo- “enti, istituzioni scolastiche, mondo dell’associazionismo, chiamati a collaborare per moltiplicare gli eventi, qualificare l’offerta culturale e formativa e offrire servizi moderni e competitivi, rispondenti alle esigenze di un pubblico che non è più semplice spettatore di mostre, ma ricerca il senso delle opere e la comprensione del linguaggio comunicativo dell’artista” A questo proposito Donatella Romeo ha ringraziato particolarmente il FAI, e la referente provinciale Teresa Saeli, per aver assicurato, nell’ambito di un percorso di alternanza scuola-lavoro, visite guidate con i ragazzi di alcuni istituti scolastici della Città.
Il valore dell’arte e la valenza del premio Lìmen sono stati ancora sottolineati dal Sindaco della Città Elio Costa, dal Direttore di Palazzo Reale di Milano Domenico
Piraina, dal critico Enzo Le Pera, curatore della mostra insieme a Nicolas Ballario di Arthemisia Group. A conclusione degli interventi, la serata è entrata nel vivo con la premiazione degli artisti vincitori di questa edizione: Giovanni Caloro, Laura Canali, Andrea Zampellas, Vito Sardano, Angela Consoli, Maria Pia Daidone, Nuccio Schepis, Isidoro Esposito e Diego Cataldo. Targhe e riconoscimenti anche agli altri artisti che hanno partecipato all’esposizione donando la loro opera al Museo Limen, che ora continuerà a garantire arte, cultura, iniziative ed eventi di qualità.
Sicuramente, come ha detto il Presidente Michele Lico “c’è ancora molto da fare, ma il progetto Lìmen ha già tracciato un preciso percorso di cultura, economia, socialità che adesso è compito di tutti -istituzioni, sistema scolastico, associazionismo e società civile- portare avanti con convinzione e continuità”.
Rosanna De Lorenzo
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