Promuovere forme di democrazia partecipata tramite internet, la cosiddetta e-participation è uno dei temi avanzati nel dibattito europeo.
L’e-participation nasce infatti dall’esigenza di rendere attivi i cittadini permettendogli di partecipare direttamente alle attività decisionali della Pubblica Amministrazione. Sostanzialmente, attraverso la partecipazione online sulle problematiche affrontate dalle amministrazioni, i cittadini potrebbero partecipare alla presa decisioni pubbliche, esprimersi in merito ed essere ascoltati utilizzando internet. Mentre oggi la partecipazione si limita spesso al momento del voto, con la scheda elettorale, cioè ogni quattro o cinque anni.
Per discutere di questi temi nella capitale tedesca a Berlino, si è tenuto l’Eu Open summit sulla eparticipation in Europa. Una due giorni seminariale nella quale è stata presente anche una delegazione della Locride che ha presentato la sperimentazione in corso realizzata con il progetto europeo Step, progetto sostenuto dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020. Attraverso il progetto Step, che si rivolge alle giovani generazioni, è stata infatti creata una piattaforma online, step.green ed una app per gli smarthphone, attraverso cui poter promuovere dialoghi su temi rilevanti della vita quotidiana a partire dai temi ambientali. Il progetto si realizza in Calabria in partenariato con il Comune di Sant’Agata del Bianco, guidato dal sindaco Domenico Stranieri, ed in collaborazione con l’Associazione dei comuni che ha ai suoi vertici Rosario Rocca e Franco Candia.
A presentare nella capitale tedesca quanto avviato nella Locride è stato Francesco Mollace, project manager di Step, unitamente ad alcuni giovani del territorio che, per il loro impegno sulla piattaforma online, hanno vinto un viaggio premio a Berlino. Nel presentare i dati Francesco Mollace, ha rimarcato come siano oltre 1700 i giovani della Locride che si sono registrati su Step ed hanno iniziato a postare dialoghi sul tema della difesa dell’ambiente. Ben 800 di loro stanno partecipando al dialogo sui ritardi in merito alla raccolta differenziata, chiedendo un maggiore sforzo a che la questione ambientale non sia, in molte realtà del territorio, solo una questione criminale.
Tra le idee più votate nel dialogo sulle discariche, quelle “postate” dal giovane Carlo Mulè di Ardore, studente di ingegneria ambientale a Cosenza, i cui argomenti sul tema della difesa dell’ambiente hanno ottenuto molti like. Ed anche lui a Berlino è intervenuto per spiegare la situazione locridea, dicendo che i giovani del territorio non vogliono vivere in quella che appare come la cenerentola d’Europa per quanto riguardo lo smaltimento dei rifiuti.
Francesco Mollace, portavoce del Forum territoriale del Terzo settore, nel suo intervento pubblico ha altresì sottolineato come l’e-participation spaventi spesso il politico. Soprattutto quello che nasconde i dati, che non da trasparenza al percorso di presa delle decisioni. «Serve innovazione anche nei siti web dei comuni» ha affermato Mollace se si vogliono costruire città partecipate, considerato che nei siti web dei comuni non è possibile partecipare in alcun modo alle discussioni sulle deliberazioni da assumere.
Per Mollace i giovani devono essere maggiormente ascoltati, soprattutto sui temi che li riguardano di più: il loro futuro, la loro formazione, la ricerca di lavoro, la lotta alla criminalità, la costruzione di città sostenibili. Ora che è stata predisposta la piattaforma e l’app, ha concluso il coordinatore del progetto Step «ci si attende che i comuni e la città metropolitana siano disponibili ad utilizzarla per ascoltare i giovani che vogliono partecipare». Una opportunità che alcune amministrazioni hanno dichiarato di voler cogliere.