Il libro di Giusy Versace, “Maddalena – La forza del destino”, edito dalle case editrici “Laruffa” e “Caravilla”, sarà presentato a Roma sabato 21 novembre alle ore 18.30, presso la “Libreria del Viaggiatore” (Via del Pellegrino, 165). Alla presentazione interverranno, oltre all’autrice: Luigi Politano, in rappresentanza della “Libreria del Viaggiatore”; Pasquale Grosso, per conto dell’ “Associazione daSud”; Natale Zappalà, insegnante e ricercatore, nonché curatore della prefazione del libro, e Carmelo Tripodi, giornalista e responsabile della casa editrice “Edizioni Caravilla”.
All’incontro, primo dei tanti debutti nazionali in programma per il libro rivelazione della Versace, sono attese molte persone: infatti, la pubblicità mirata e la diffusione di notizie tramite social networks ha suscitato l’interesse in tantissimi amanti del genere letterario contemporaneo e non, incuriosendo persino chi è solito ad intraprendere letture più tradizionali. “Maddalena – La forza del destino”, romanzo d’esordio della giovane scrittrice, è un libro interessante, in cui numerosi fattori si intersecano, creando delle sinergie alquanto singolari. Tra i tanti fili conduttori, due sono i filoni principali dell’opera: l’amore e la fede. Un amore ad ampio raggio, che dominerà la narrazione dalla prima all’ultima pagina, accompagnato da una concezione della fede che, a tratti, richiama la mitologia e il simbolismo trascendentale. Impossibile, per il lettore, non identificarsi in uno o più personaggi, soprattutto in Maddalena che, dietro uno “schermo” di razionalità, cela un lato sentimentale dai tratti davvero teneri. Il finale del libro, che assomiglia di più ad un nuovo inizio, grazie ai rapporti tra i protagonisti di tipo circolare e legato alle coincidenze, lascerà una bella sensazione al lettore, il quale avrà l’impressione di aver appena concluso una meravigliosa esperienza vissuta in prima persona.
Una sfida per Giusy Versace, che dopo aver presentato “l’eroina Maddalena” nella sua terra natia, vuole far conoscere la Calabria a tutti coloro i quali non vivono giornalmente i colori e i suoni dell’estremo Sud. Una sfida dalla quale, senza dubbio, sia la scrittrice che la “sua creatura” ne usciranno vincitrici.