Roberto Occhiuto, presidente della Regione, ha incontrato i giornalisti per fare il punto sull’attività svolta e sui programmi per il prossimo anno.
“Impegni per il 2023? Ancora tanto impegno sulla sanità. – Ci vorrà più del 2023 per metterla a posto ma il prossimo anno avremo finalmente un nuovo sistema dell’emergenza urgenza per fare in modo che le ambulanze arrivino in tempo e siano meglio organizzate; ci saranno investimenti importanti sulla riorganizzazione e ristrutturazione dei pronto soccorsi, ci saranno avanzamenti, anche questi importanti nella costruzione dei grandi ospedali che ho trovato praticamente fermi e li concluderò nell’arco della mia legislatura”.
“E poi – ha aggiunto – andiamo avanti con le riforme, con le riforme dell’idrico. Sorical diventerà il soggetto unico del ciclo integrato delle acque e comincerà a occuparsi anche della depurazione. Ancora, sui rifiuti metteremo a terra il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro e intanto continueremo a investire sulla raccolta differenziata e sugli impianti. C’è tanto lavoro ma c’è tanta voglia di svolgerlo”.
Rispondendo alla domanda se è soddisfatto di quanto fatto nel 2022, Occhiuto ha sostenuto che “si può sempre fare di più.
Se non si avesse questa percezione non si andrebbe avanti nella vita e nel lavoro. Non ho mai polemizzato con i governi regionali degli ultimi 15-20 anni. Confesso però che per quanto mi fosse chiara la gravità dei problemi della Calabria a volte ho avuto la percezione che questa regione per tanti anni non sia stata governata”.
Infine, il Governatore ha sostenuto di valutare “positivamente lo stato della maggioranza che mi sostiene. Ho un rapporto sempre di grande disponibilità con i consiglieri regionali e non mi pare che ci sia alcun problema nel rapporto con loro. Hanno capito che io mi occupo del governo e il Consiglio regionale si deve occupare di fare le leggi, di fare l’indirizzo politico, di controllare il governo regionale. La commistione che c’è stata in passato tra Consiglio regionale e governo credo non abbia fatto bene né al consiglio regionale né al governo”.