Di seguito il documento politico che l’assemblea dei democratici per Canale ha elaborato durante la riunione tenutasi a Falerna.
PRIMA LA POLITICA.
Idee e progetti per il nuovo Partito Democratico calabrese
Il congresso del Partito Democratico calabrese è chiamato a decidere, prima di tutto, la ipotesi politica attraverso cui costruire una alternativa credibile e vincente al fallimento del Governo regionale di Scopelliti e del centrodestra, ma non meno un’alternativa agli errori e alle insufficienze di questi anni del nostro partito stesso.
I calabresi non possono rimanere ostaggi di una condizione che neghi futuro e prospettive alle nuove generazioni .
Nell’ultimo decennio i dati della crisi si sono progressivamente aggravati e tutti gli indicatori economici segnalano uno stato di vero allarme per la tenuta dei livelli di coesione sociale e della vita democratica.
Si rischia un punto di non ritorno!
Sono necessarie politiche nazionali che attraverso interventi ordinari e straordinari rispondano alla grave situazione della nostra regione. Ciò deve corrispondere ad una assunzione di responsabilita da parte del Governo, ma anche attraverso la costruzione di una classe dirigente regionale che sia in grado di farsi carico e di rispondere a tutte le emergenze.
Il fallimento dell’attuale esperienza di governo regionale ha rappresentato il classico colpo di grazia. Compete ora al PD e ad uno schieramento civico di centrosinistra restituire ai calabresi la speranza verso il futuro.
In questo contesto è necessario che il congresso sia in grado di schierare un PD, e spaccato e ne frammentato, utile a quella Calabria che cerca il proprio riscatto e non un partito funzionale all’autoreferenzialità dei propri gruppi dirigenti e che faccia della trasparenza politico-amministrativa uno dei suoi punti di forza, pubblicando anche online i propri bilanci comprensivi di entrate ed uscite.
Alla luce dei risultati congressuali l’unità del PD è possibile intorno ad un progetto politico che sia in grado di superare i personalismi e gli egoismi di ciascuno. Un PD unito, in questa fase, è la precondizione per ridare fiducia ai calabresi.
A questo fine si propone che l’Assemblea regionale del PD calabrese proponga nella sua prima riunione la richiesta di dimissioni al Presidente della Giunta regionale on. Giuseppe Scopelliti, il conseguente scioglimento del Consiglio Regionale ed elezioni regionali anticipate da svolgersi entro il mese di giugno del corrente anno.
Sono molteplici le ragioni che giustificano questa scelta, a partire dalla necessità che la Calabria non perda altro tempo e si trascini ancora per un altro anno in una condizione di degrado e logoramento istituzionale.
Il PD da subito, unitariamente dovrà lavorare alla nuova coalizione a cui affidare il mandato di costruire ed attuare un programma di governo che abbia l’obiettivo di liberare progressivamente la Calabria da una condizione di subalternità e di dipendenza economica per affermare, invece, l’orizzonte di uno sviluppo autopropulsivo.
In tal senso, appare opportuno lavorare per andare ad una sintesi politica nelle federazioni dove è ancora aperto il contenzioso politico sui congressi.
Sulla base di questa ambizione l’Assemblea regionale del PD nella sua prima riunione decide di affidare ai cittadini calabresi la scelta di individuare il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione attraverso elezioni primarie di coalizione che dovranno svolgersi necessariamente entro la data del prossimo 13 aprile.
Ad un PD che decide di sostenere una sfida di tale portata dovrà essere assicurata una direzione collegiale e plurale non soltanto attraverso un efficace funzionamento degli organismi di direzione politica ma anche attraverso l’assunzione di una chiara e netta responsabilità da parte delle diverse componenti politiche negli organismi di direzione esecutiva.
In tal caso l’assemblea regionale potra andare verso una soluzione unitaria del nuovo segretario attraverso una votazione che esprima l’unanimità di tutte le sue componenti.