Ci risiamo, è stata sufficiente una denuncia effettuata dalla segretaria del circolo Pd di Rosarno Stefania Mancuso su presunte irregolarità durante le operazioni di voto di domenica scorsa valide per l’elezione del segretario regionale dei democratici ed ecco che l’equazione è presto che fatta, Rosarno = Ndrangheta. In un giornale online, infatti, su un articolo di commento e analisi del voto delle primarie ecco il solito passaggio infamante sulla città medmea “Da Rosarno arriva la denuncia di ceffi inquietanti (che dalle nostre parti di solito significa ‘ndrangheta) che si sono presentati al seggio”. Ciò nonostante nella sua denuncia la segretaria del circolo abbia parlato esplicitamente di “un folto gruppo di “affini parenti e amici” di appartenenti all’opposizione ed ex amministratori in consiglio comunale è venuto a votare…. partito la cui avversione e opposizione nei confronti del Partito democratico è pubblica e viene esplicitata sia in consiglio comunale sia sugli organi di stampa”. Francamente, e con tutto lo sforzo logico interpretativo non sembra ravvisare in tali parole alcun riferimento, neppure velato, a infiltrazioni ndranghetistiche, bensì mere denuncie e riflessioni da un punto prettamente politico. Ma si sa la tentazione è forte Rosarno deve essere ndrangheta e solo ndrangheta. E si badi bene non si tratta di una presa di posizione contro l’una o l’altra parte politica, si tratta di una perenne offesa contro una comunità, che sa cosa è la ndrangheta la vive e la combatte quotidianamente, ed è stanca di essere tacciata di collusione ogni qualvolta si è in presenza di dati oggettivi che non piacciono a qualcuno. A proposito di dati oggettivi , alle ultime provinciali il partito democratico ha ottenuto 406 preferenze pari al 5,90 %, mentre Giuseppe Scandinaro, uno dei principali sostenitori di quel candidato che sarebbe stato avvantaggiato dalla presenza di quei “ceffi inquietanti” al seggio, quasi il doppio, ossia 769 voti (11,18 %). I dati sono questi, tutto il resto è noia, anzi ndrangheta…
Angelo Zurzolo