Il reparto di Terapia Intensiva ad Alta Specialità Pediatrica, “fortemente voluto e richiesto sin dal proprio insediamento dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, è realtà”.
A comunicare l’avvenuta attivazione – lo rende noto Marziale – è stato il Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del servizio sanitario della Regione Calabria, Massimo Scura, con una lettera il cui testo recita:
“Egregio dott. Marziale, la ‘Terapia Intensiva ad Alta Specialità Pediatrica’ è regolarmente partita presso l’ A.O. “Annunziata” di Cosenza. Non c’è stato, al momento, il tempo per inaugurarla a dovere (alcuni interventi tecnici minori sono ancora in corso). Nelle prossime settimane ci organizzeremo in tal senso. Il Suo contributo per la formazione è prezioso, dovrò riconvocare il Tavolo dei professionisti per organizzare i corsi con l’Università. La prossima uscita del Prof. Miniero e il cambio del Rettore (01/11/2017) consigliano di attendere qualche settimana. Spero Lei capisca le grandi difficoltà organizzative alle quali stiamo andando incontro”.
“Desidero esprimere all’ing. Massimo Scura i sentimenti della mia più viva gratitudine – dichiara il Garante – per la disponibilità a colmare una tra le più evidenti lacune strutturali del territorio regionale, tra i pochi, se non l’unico, a non avere mai avuto un servizio per i bambini e gli adolescenti così importante e prezioso. Il giorno stesso del mio insediamento nel ruolo, accompagnato dal presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto e dall’allora vicepresidente Francesco D’Agostino, chiesi al Commissario ad acta la rianimazione pediatrica, che lo stesso ha decretato il 17 novembre dello scorso anno e che oggi è realtà. Ringrazio anche il Dipartimento alla Salute della Regione – continua Marziale – che ha partecipato al tavolo dei lavori con assoluta disponibilità in rappresentanza del Governatore Mario Oliverio e tutti gli altri attori istituzionali presenti, come il componente la Consulta sanitaria del Garante, Domenico Sperlì, pediatra, che mi ha affiancato lungo il percorso. Anche il ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, su interrogazione della deputata Rosanna Scopelliti, è intervenuta a sollecitazione della tempistica dei lavori”.
Per Marziale: “Si tratta della dimostrazione che quando dietro i ruoli esistono sensibilità che sanno fare squadra, lontano da individualismi di sorta, le cose si possono fare e questo era un servizio da farsi, nel nome dei bisogni più elementari dei piccolini dietro i quali si celano troppo spesso anche disagi economici che non permettono alle famiglie di affrontare viaggi della speranza in altri territori. Ma, si tratta anche di porre in condizione la classe medico-sanitaria calabrese di operare nel migliore dei modi, anche perché dotata di eccellenze che non hanno nulla da invidiare ai servizi medici altrove operanti. Certo – conclude il Garante – le lacune sono ancora tantissime, come la mancanza di reparti ospedalieri di neuropsichiatria infantile, spesso evidenziato dai Tribunali per i minorenni di Reggio Calabria e Catanzaro, e ad esse occorre dare risposte, perché di deve, perché si può”.
“Per l’apertura del nuovo servizio pediatrico – conclude Antonio Marziale – va ricordato che il Garante ha deciso di impegnare metà del budget destinato al funzionamento del proprio ufficio, ossia 50 mila euro sui 100 in dotazione, per l’avvio della formazione specialistica del personale medico-sanitario”.