Protesta ex operai Porto Gioia Tauro- Prefetto convoca incontro

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– Nuovo blocco al porto di Gioia Tauro. Nella giornata di ieri intorno alle 13, decine di portuali licenziati a luglio scorso e che aspettano da Mct il pagamento dello stipendio o della cassa integrazione del mese di luglio hanno iniziato una protesta al gate. Da quanto si è saputo, gli ex dipendenti di Mct ieri mattina hanno verificato che gli accrediti non sono stati effettuati ed allora si sono piazzati davanti al gate portuale inscenando una protesta con il relativo blocco che ha provocato la paralisi delle attività di transhipment per il fatto che chi doveva iniziare il turno delle ore 13 non è potuto entrare. Non sono mancati momenti di tensione quando un portuale ha cercato di forzare il blocco rischiando di investire alcuni ex colleghi. Ne è nata una piccola lite sedata dalla polizia. I lavoratori licenziati adesso chiedono garanzie non solo sul pagamento delle spettanze arretrate e sul Tfr maturato ma vogliono anche richiamare l’attenzione sul loro futuro. Sul posto polizia e carabinieri.
   E’ terminata verso le 20, dopo un incontro in Prefettura convocato dal prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, la protesta dei portuali di Gioia Tauro licenziati che ha bloccato lo scalo calabrese dalle 13 di oggi. Il Prefetto ha convocato per lunedì un tavolo alla presenza dell’Autorità portuale, della Medcenter, dell’Agenzia di lavoro portuale, dell’Ispettorato del lavoro e dell’Inps. Iavoratori licenziati presenti all’incontro hanno chiesto al Prefetto di essere assunti nell’Agenzia e di non essere trattati da disoccupati. “Vogliamo lavorare” è stata la richiesta a di Bari.

 

 

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