Quello che sto vedendo in questi giorni in merito alla situazione di Forza Italia nella Provincia di Reggio Calabria ha veramente dell’assurdo, e credo, senza timore di essere smentito, che siano stati oltrepassati di gran lunga i limiti della decenza. E’ quanto dichiara in una nota l’Assessore Provinciale di Forza Italia Gaetano Rao responsabile storico del Partito a Rosarno.
Leggo di personaggi politicamente poco capaci – continua Rao – che vengono elevati al rango di sub-commissari e premiati con il distintivo di coordinatori del niente. Una decisione scellerata, l’ennesima della sua divisiva gestione, da parte della coordinatrice regionale Santelli che continua a scatenare guerre anche sulle macerie. Ma qual’era, mi chiedo, in questo contesto in cui si sta cercando di ricostruire qualcosa, l’urgenza di disegnare a tavolino e imporre questo inutile ed anomalo riassetto del Partito? Quale vantaggio potremmo avere da chi si erge come moralizzatore e come custode assoluto della storia di Forza Italia od addirittura come innovatore e portatore di energie nuove, mentre in realtà siamo di fronte a politicanti opportunisti che farebbero bene invece ad impegnarsi, ad esempio, per dare conto alla comunità di una ultracedennale presenza in Consiglio Regionale alquanto anonima ed inutile.
Dove è finito il senso della realtà? Dove è finito il pudore? Dove è finito il rispetto di quel codice etico che è stato alla base della vita di Forza Italia?
Francamente – aggiunge Rao – non riesco proprio a capire dove si vuole arrivare e quale senso abbia continuare ad alimentare questa politica dei generali senza esercito. Gradirei però che qualcuno mi rispondesse visto che, nonostante le abitudini di chi gestisce ora questo Partito siano cambiate, ricordo a me stesso che la forza del nostro movimento è stato proprio il confronto sia interno che esterno con la nostra gente.
Capisco però che chi non ha argomenti forse preferisce, piuttosto che confrontarsi, ingolfare quel che resta del Partito con adepti e signorsì ai quali dare voce a comando. Cosa che sta accadendo per esempio anche a Rosarno dove chi come il sottoscritto può essere considerato l’unico che sin dal 1994 si è preso in carico questo Partito, oggi si trova a dover avere a che fare con mercenari che usano i partiti come porte girevoli, sui quali non mi soffermerò a parlare, che recitano un copione già scritto. Al pari di qualche attuale subcommisssario che negli anni addietro si è visto tributare un consenso straordinario dalla cittadina di Rosarno, con conseguente fortuna di divenire Consigliere regionale. Salvo poi dimenticarsi, come da copione, di tutto e di tutti. Tutto questo è veramente sconcertante e avvilente. Non si sorprendano pertanto – conclude l’Assessore Provinciale Gaetano Rao – i vari commissari, sub commissari, generali e caporali se chi ha veramente a cuore i territori si impegni in un altro modo di fare politica, non si sorprendono se al di là di questo cerchio tragico troveranno solamente il vuoto, perché la gente ha capito. Non provino pertanto a delegittimare chi non crede più a millantatori e ciarlatani, perché sarebbe inutile, si interroghino piuttosto sul perché nessuno sia più disposto a dare loro credibilità.
Gaetano Rao
Assessore Provinciale Reggio Calabria
Responsabile Forza Italia Rosarno