Rapporto Apertura Scuole/ Aumento dei Contagi, lo Studio apparso sul Corriere della Sera che dimostra come non ci sia alcuna correlazione

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Incrociando i dati del Ministero dell’Istruzione, delle aziende Sanitarie e della Protezione Civile il tasso di positività è dell’1% rispetto ai Tamponi.

Il campione su cui è avvenuto lo Studio è di 7.3 Milioni di Studenti. I focolai da Sars-Cov 2 che accadono in classe sono molto rari (sotto il 7% di tutte le scuole) e la frequenza nella trasmissione da ragazzo a docente è statisticamente poco rilevante. Quattro volte più frequente che gli insegnanti si contagino tra loro, magari in sala professori, «ma questo è lo stesso rischio che si assume, ad esempio, in qualunque ufficio».

Secondo la Dott.ssa Gandini «In mancanza di evidenze scientifiche dei vantaggi della chiusura delle scuole, il principio di precauzione dovrebbe essere quello di mantenere le scuole aperte per contenere i danni gravi, ancora non misurabili scientificamente in tutta la loro portata e senz’altro irreversibili sulla salute psicofisica dei ragazzi e delle loro famiglie.

La scuola dovrebbe essere l’ultima a chiudere e la prima a riaprire» e non solo «Ci sono rischi anche nel tenere così a lungo chiuse le scuole. In Italia gli adolescenti delle superiori sono andati a scuola mediamente, quest’anno, solo 30 giorni in tutto».

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