Rating ESG, tra trasformazione digitale e sostenibilità: lo studio di Kantar

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La digitalizzazione delle imprese è la chiave per migliorare i processi e promuovere lefficienza e la competitività sfruttando la tecnologia digitale. Questa trasformazione si interseca con la Quarta Rivoluzione Industriale, ossia la collaborazione intelligente tra macchine, esseri umani e calcolatori.

LItalia, la terza economia dellUE, si posiziona al 18° posto nellindice di digitalizzazione delleconomia e della società (DESI) del 2022, mentre si colloca al 7° posto per quanto riguarda la connettività. In materia di integrazione delle tecnologie digitali, il nostro Paese occupa attualmente l posto nellUE e il 19°posto per i servizi digitali pubblici.

Secondo McKinsey, grazie alle innovazioni tecnologiche, in Europa il PIL potrebbe aumentare di 3.600 miliardi di euro entro il 2030 e, entro lo stesso periodo, si potrebbero creare 62 milioni di nuovi posti di lavoro a tempo pieno nel settore dell’innovazione tecnologica. Il processo di digitalizzazione delle imprese può contribuire alla sostenibilità grazie allimpiego dellintelligenza artificiale, che consente di implementare modelli e analisi più sofisticati, tenendo conto di una vasta gamma di fattori riguardanti il clima e le sue prospettive.

Inoltre, lutilizzo dellintelligenza artificiale in questi settori può migliorare la raccolta e la gestione dei dati ESG, contribuendo alla valutazione della sostenibilità aziendale. Il rating ESG (Environmental, Social and Governance) valuta le performance di unazienda in base a criteri legati allambiente, alla responsabilità sociale e alla governance, misurando quanto unazienda sia sostenibile, etica e ben gestita.

LESG contribuisce a migliorare la sostenibilità, la reputazione e lattrattiva delle imprese agli occhi degli investitori, in quanto è il parametro utilizzato da questultimi per prendere decisioni di investimento consapevoli. Tuttavia, uno studio condotto da Kantar, in collaborazione con TeamSystem, ha rivelato che fra le aziende vi è ancora margine di miglioramento per quanto riguardail concetto di ESG, un dato significativo considerando la recente normativa europea che richiederà la rendicontazione su questi temi nei prossimi anni.

Lo studio ha anche evidenziato che limportanza dellESG è ancora poco compresa dalle piccole e medie imprese (PMI) e che le aziende con almeno 10 anni di attività dimostrano una maggiore consapevolezza su questi argomenti rispetto alle imprese di dimensioni più ridotte. Il 25% delle aziende ritiene che il rating ESG migliori la reputazione aziendale, e un terzo delle aziende con almeno 10 dipendenti crede che esso influenzi positivamente la reputazione aziendale. Tuttavia, meno del 20% delle aziende ha implementato iniziative per migliorare il proprio rating ESG, probabilmente a causa della loro poca conoscenza dellargomento. Allo stesso tempo, il 64% delle aziende con oltre 10 dipendenti ha espresso lintenzione di intraprendere nuove azioni in questo ambito.

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