C’è un dato incontrovertibile che ha caratterizzato le consultazioni Nazionali appena passate. Il Movimento 5 Stelle, tranne che nel collegio di Gioia Tauro, ha sbaragliato la concorrenza ed ha vinto a man bassa in tutto il Sud Italia. Centro-Sinistra e Centro-Destra sono stati bocciati dall’elettorato, un elettorato che quando votava loro era bello, combattivo, acculturato, ed adesso che ha scelto il Movimento 5 Stelle diventa improvvisamente una massa di nullafacenti che brama l’assistenzialismo e che vota per il reddito di cittadinanza. Oltre ogni idea politica (la mia non è il Grillismo tanto per esser chiari) questo è un attacco frontale alla dignità di noi calabresi, noi che sicuramente siamo parte in causa di quel progressivo decadimento che la nostra Terra ha subito, ma che tutto d’un tratto diventiamo la giustificazione di quei loschi figuri che hanno fatto il bello ed il cattivo tempo nel nostro territorio ed oggi, giustamente, pagano le conseguenze in termini politici. Certo, il nostro riscatto non passa semplicemente da un voto, ma c’è molto da lavorare e da rivoluzionare. E non è neanche sicuro che, una volta al Governo, il Movimento5Stelle farà ciò che ha promesso, ma queste elezioni rappresentano un momento di rabbia, delusione e voglia di cambiamento, sentimenti che non vanno sottovalutati. Il Meridione, ed in particolare la Calabria, ha una grave malattia che si chiama fatalismo, ma ci sono vulcani che non eruttano per molto tempo, e quando lo fanno sono molto più pericolosi degli altri.
Christian Carbone