Nella notte i militanti reggini di CasaPound hanno esposto uno striscione con su scritto “Refugees not welcome”, per ribadire la netta opposizione del movimento alla politica immigrazionista dell’amministrazione targata PD che governa la città.
“L’amministrazione reggina – spiega in una nota Federico Romeo, responsabile cittadino di CasaPound – prosegue nella sua opera di proselitismo politico. La nostra azione in particolare è in risposta al consigliere di maggioranza Antonino Castorina che ha dichiarato che la città metropolitana deve promuovere percorsi di integrazione per gli immigrati e deve prevedere agevolazioni per le aziende che decidono nei territori interessati di offrire opportunità lavorative a questi ultimi al fine a suo dire di combattere, utilizzando la retorica che lo contraddistingue, il lavoro nero e lo sfruttamento”.
“Queste parole – prosegue Romeo – vengono pronunciate con la consapevolezza che la società reggina ha una soglia di disoccupazione imbarazzante che interessa soprattutto i giovani e le donne. Scopo della nostra azione dunque è combattere i soprusi perpetrati contro gli italiani da una classe politica di inermi e mercenari che per far carriera sono capaci delle più gravi barbarie ai danni del proprio popolo. I soprusi contro noi cittadini reggini consistono nella perdita quotidiana dei nostri diritti e nel costante abbandono dei nostri quartieri vittime di degrado, di episodi continui di vandalismo e violenze e dello smembramento del tessuto sociale. Ci opponiamo dunque ad un sistema fondato su un criminale business dell’accoglienza, figlio di un’immigrazione incontrollata che genera nel tempo morte come è avvenuto nei giorni scorsi con i 4 attacchi terroristici nel cuore dell’Europa. Ed è ancora più radicale la nostra netta opposizione in una città come Reggio che vede impiegare il suo Porto come scalo per immigrati, diventando così una delle porte di accesso sul territorio europeo da parte di possibili terroristi.”
“Con la nostra azione – conclude Romeo – diciamo dunque un secco NO all’immigrazione ribadendo che prima devono venire gli italiani, i loro bisogni e le loro necessità, e ci poniamo come avamposto cittadino a difesa della nostra identità di italiani ed europei contro un sistema che ha invece come evidente obiettivo programmatico quella che è stata efficacemente definita una vera e propria ‘sostituzione di popolo’.”