Reggio Calabria, Romeo (CasaPound): “Urge piano straordinario per l’emergenza abitativa”

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“La delicata problematica dell’emergenza abitativa a Reggio Calabria è estremamente lacunosa. Il quadro emerso nel Consiglio Comunale aperto sul tema degli alloggi popolari dello scorso 26 gennaio ha messo in risalto l’assenza di una progettualità a lungo termine”. E’ questa la dura presa di posizione di Federico Romeo, responsabile di CasaPound Reggio Calabria.

“I cittadini di questa città – spiega Romeo – sono stufi di aspettare le enormi lungaggini della politica. In un clima sociale dove si registra ogni anno un abbassamento dei redditi familiari le istituzioni devono intervenire per risolvere definitivamente il problema dell’emergenza abitativa. Questa – prosegue – è una battaglia che CasaPound porta avanti da sempre mediante la proposta del Mutuo Sociale. Infatti, i punti proposti dall’assessore Marcianò, tra cui l’adeguata applicazione delle assegnazioni in deroga (art 31 nr 32/1996), non bastano poiché la lista dei richiedenti alloggio è molto alta e non basterebbero le misure proposte”.

“Il nostro obiettivo è quello di proporre al Sindaco Falcomatà l’adozione della nostra proposta di Mutuo Sociale che prevede la presentazione di un piano straordinario per l’emergenza abitativa che potrà essere discussa in Regione. Nello specifico – continua Romeo – si tratta della realizzazione di alloggi popolari, mediante un ufficio comunale preposto,che si rifaccia ai modelli di bio-architettura utilizzando fonti energetiche rinnovabili e materiali a basso impatto ecologico, in quartieri di bassa densità abitativa, utilizzando terreni del demanio pubblico ed aree edificabili che risultino a costo zero. I progetti per questi quartieri verranno assegnati a bandi pubblici per concorsi tra giovani professionisti ed atenei di architettura ed urbanistica. Mediante l’abbattimento dei costi di costruzione e progettazione, ed essendo i quartieri di proprietà pubblica, il prezzo finale di una casa di 100mq potrebbe essere di circa 80.000 euro. La vendita delle case, poi, riservata a famiglie che non possiedano già un’altra abitazione o immobile, prevede il pagamento rateale al prezzo di costo. L’importo delle rate non potrà superare la misura di un quinto delle entrate della famiglia, rate che saranno sospese nel caso in cui l’intestatario perda il lavoro e intervenga una causa di forza maggiore come la disoccupazione”.

“Questa – conclude Romeo – è l’unica e concreta soluzione che permetterebbe di risolvere l’annoso problema dell’emergenza abitativa dando la possibilità a tutti quanti di godere del diritto ad avere una casa”.

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