Ama l’arte: fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno”. Come non essere d’accordo con il pensiero di Flaubert? Il progetto “Musicando la scuola si AD…OPERA” – 103 ore di attività formative messe a punto dall’Istituto Falcomatà Archi di Reggio Calabria nell’ambito del Progetto nazionale “Musica è scuola” – entra nel vivo partendo proprio dalla declinazione di diverse forme di arte. Per imparare – e insegnare – a mentire sempre meno, disegnando insieme un orizzonte possibile, inclusivo e socialmente rilevante. L’appuntamento è per domani, martedì 6 dicembre al Teatro Cilea. La prima declinazione è dedicata alle arti visive: il Techné Contemporary Art allestirà un’opera d’arte sul proscenio, e illustrerà nell’androne del teatro il contrario di ciò che si vorrebbe: la distopia, rappresentazione di un luogo dove accade esattamente il contrario di quanto succede laddove tutto è, invece, come dovrebbe essere. Il progetto Metropoli (mixed media) a cura di Angela Pellicanò illustra attraverso il percorso artistico la contemporaneità, spettatrice di un’inarrestabile disuguaglianza materiale fra gli uomini, divenuta la culla di conflittualità e diffidenza diffuse, dove l’anonimato valoriale tende a rendere ogni azione un fatto necessario, scarno di qualsiasi responsabilità o implicazione morale. Poi si entra in platea, e si trova il percorso in note: quelle raccontate nell’essenza, attraverso il convegno che inizierà alle ore 9, facendo perno sulla musica che suggerisce, creando “forze immaginative che provocano ed orientano le associazioni verbali”, per dirla con le parole di uno dei relatori, lo psicologo della musica Michel Imberty, professore emerito all’Università di Parigi Ovest – Nanterre – La Défense, autore di numerosi libri e articoli in francese, italiano e inglese. Ottimi tutti gli interventi previsti dal workshop della mattina: Gianni Nuti, musicista, pedagogista, musicologo, dottore di ricerca in psicologia cognitiva e sperimentale all’Université Paris Ouest, Nanterre, ricercatore e professore aggregato di Didattica Generale all’Università della Valle d’Aosta; Goffredo Plastino, calabrese che insegna Etnomusicologia alla Newcastle University Uk, presidente della International Association for the Study of Popular Music; Maurizio Piscitelli, ispettore e docente di didattica della musica e dirigente del Miur; Annalisa Spadolini, coordinatore del Nucleo tecnico-operativo del CNAPM (Comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musica per tutti gli studenti). Dopo i saluti istituzionali e la relazione introduttiva della dirigente scolastica Serafina Corrado, il convegno entrerà nel vivo, moderato da Concettina Siciliano.
Dopo la pausa pranzo, l’avvio dei laboratori di formazione per i quasi 150 docenti che si sono iscritti al progetto dell’IC Archi Falcomatà: le prime 12 ore si terranno il 6 e il 7 dicembre nella sede di Archi dell’Istituto, in gruppi divisi nei 6 laboratori: musica con il corpo e la voce; musica di insieme e improvvisazione; progettazione e valutazione delle attività musicali per competenza; musica multimediale: paesaggi sonori fra tradizione ed innovazione; su ragazzi con alto potenziale cognitivo: gifted children ad education, plus dotazione “gifted”; ascolto: ascolto musica ed identità culturali.
Alle ore 20.30 si ritorna al Teatro Cilea per la serata di gala Chrìscimata condotta da Martino Parisi. Si parte con il coro delle scuole in rete, con Musicando Orchestra, diretta da Andrea F. Calabrese. Dopo la proiezione de La piazza incantata, l’intervento musicale di Paolo Damiani (violoncello), per chiudere con i 7 brani dei Musicofilia cui si aggiungeranno i due interpretati magistrale voce di Marinella Rodà. Perché, come scriveva Platone, “se volete conoscere un popolo dovete ascoltare la sua musica”.
Entrambi gli eventi, sia il convegno della mattina che la serata di gala, sono a ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti.