Sette condanne, fino a sette anni e otto mesi per l’uomo ritenuto al vertice del gruppo. Ma pene più che dimezzate rispetto alle richieste dell’accusa e l’esclusione dell’aggravante dell’aver agito con finalità mafiosa. E’ finito così in primo grado davanti al tribunale di Bologna, presieduto da Stefano Scati, il processo ‘Zarina’ a Michele Pugliese, alias ‘La Papera’, ritenuto dalla Dda uomo delle cosche di ‘Ndrangheta Arena e Nicoscia di Isola di Capo Rizzuto: era imputato insieme ad altri, tra cui suoi familiari, per reimpiego di denaro di provenienza illecita e intestazione fittizia di beni.
Oltre a Michele Pugliese, i giudici hanno condannato Giuseppe Ranieri a sei anni e dieci mesi, Mirco Pugliese a tre anni e due mesi, Doriana Pugliese a tre anni e quattro mesi, Caterina Tipaldi e tre anni e due mesi, Vittoria Pugliese a un anno e quattro mesi, Carmela Faustini a due anni. Assolta Mery Pugliese.