Il premier a Milano per la celebrazione dei 110 anni del Gruppo Salini rilancia il progetto del ponte sullo stretto di Messina,”noi siamo pronti, noi ci siamo”. “Bisogna completare il collegamento tra Napoli e Palermo – ha detto – un’operazione che porti 100mila posti di lavoro e serva a togliere la Calabria dall’isolamento e avere la Sicilia piu’ vicina. In questo vi sfido – ha aggiunto rivolgendosi a Pietro Salini, patron del Gruppo – se siete in condizione di portare le carte e di sbloccare quello che e’ fermo da 10 anni noi siamo pronti, noi ci siamo”.
“L’Italia puo’ partire dal made in Italy non solo nella moda, nel fashion, nel design e nell’artigianato, ma anche nell’ingegneria”. E’ quanto ha ribadito Matteo Renzi all’evento di Salini Impregilo aggiungendo che “abbiamo bisogno del made in Italy, dell’architettura e dell’ingegneria.
Abbiamo perso durante la crisi quasi un milione di posti di lavoro, di cui quasi la meta’ nell’edilizia”. Per ripartire, ha detto Renzi, bisogna cominciare “anche dai piccoli progetti, dalle realta’ locali: i nostri Comuni devono ritornare a progettare”.
La politica italiana non ha avuto la forza di progettare il futuro “si e’ molto rannicchiata, i problemi ci sono stati, ma e’ mancata la dimensione del futuro. Dopo i risultati straordinari del dopoguerra l’Italia si e’ chiusa a chiave in casa nella paura di immaginare il futuro”.
L’Europa “deve ripartire dagli investimenti. Se un paese ha 89 miliardi di surplus commerciale non sta facendo solo del male a se’ stessa, ma anche all’Europa”. Ha detto ancora il premier, riferendosi alla posizione della Germania. “Devono capire – ha aggiunto – che gli investimenti sono una priorita’”. (AGI)