Si è tenuto ieri, presso lo Spazio culturale “Macondo” di Reggio Calabria, il Congresso della Federazione Provinciale di Reggio Calabria del Partito della Rifondazione Comunista. I delegati, eletti nei congressi di circolo che si sono tenuti sul territorio provinciale, sono stati chiamati a discutere della futura linea politica del partito provinciale e a darsi un nuovo gruppo dirigente.
Dopo una breve relazione introduttiva del compagno Gaetano Errigo, Segretario del Circolo di Taurianova e per l’occasione Presidente del Congresso, che ha dato lettura ad un messaggio di auguri inviato per l’occasione dal Segretario Regionale del PCI, Lorenzo Fascì, si è proseguito con gli interventi degli ospiti tra cui quelli di Stefano Morabito, dell’Associazione La Cosa Pubblica, e del compagno Prof. Leo Nucera.
I lavori congressuali, svolti sotto la supervisione del compagno Antonio Perillo, componente della Commissione Nazionale per il Congresso di Rifondazione, sono proseguiti con gli interventi degli attivisti del Partito che, in un vivace dibattito, hanno espresso unanimemente la volontà e la necessità di incrementare l’impegno del partito, in un territorio afflitto da problematiche soffocanti come la disoccupazione e l’influenza mafiosa e massonica, per rovesciare lo stato di cose presente fornendo a lavoratori, precari, disoccupati e giovani una diversa prospettiva rispetto al pensiero unico dominante.
Si è proseguito con la convocazione della Commissione Politica, a cui è spettato il compito di redigere un documento politico e programmatico che tracci il solco su cui Rifondazione Comunista dovrà muovere i suoi prossimi passi, e di quella Elettorale, a cui è toccato l’onere e l’onore di formulare la proposta per la formazione degli organismi dirigenti. In particolare, nel documento emerso dal dibattito della Commissione Politica, è stato dato rilievo alla necessità di marcare una presenza propositiva, assidua e più ampia possibile nei conflitti che, a macchia di leopardo, si accendono nel territorio: dalle resistenze ai licenziamenti alle rivendicazioni di diritti contro il precariato, da quelli per il mantenimento dei presidi ospedalieri pubblici a quelli per il ripristino di un trasporto pubblico efficiente, da quelli per la difesa dell’ambiente dall’aggressione selvaggia della logica del profitto fino a quelli in difesa del diritto all’istruzione pubblica; il tutto radicalizzando i contenuti degli interventi e adeguandoli al concetto marxista di “abolizione dello stato di cose presente” e non ad un inutile momentaneo accomodamento.
Approvati gli elaborati delle Commissioni, i nuovi dirigenti del Comitato Politico Federale hanno eletto a nuovo Segretario Federale il compagno Joseph Condello, già Segretario del Circolo di Taurianova e Coordinatore Provinciale dei Giovani Comunisti, militante impegnato nelle fila del partito da più di un decennio.
Il neosegretario Condello, dopo aver ringraziato tutti i compagni per la fiducia e l’onore concessigli, ha voluto rimarcare l’attualità del comunismo, e quindi la necessità di rafforzare l’azione del partito, in un momento in cui l’acuirsi della crisi globale del capitalismo ha avuto un effetto devastante in particolare sul già problematico tessuto economico del mezzogiorno d’Europa e, soprattutto, della Calabria dove la disoccupazione registra il picco massimo europeo rispetto al lavoro giovanile (il 65,1% – Eurostat 2016), aumentando esponenzialmente l’emigrazione, le possibilità di sfruttamento del lavoro salariato per l’estrazione del plusvalore, la conflittualità tra lavoratori e, complice una massiccia propaganda mediatica nazionale, la percezione dell’immigrato come competitore-nemico, ed azzerando qualsiasi forma di contrasto alla precarietà.
La tappa conclusiva del percorso congressuale di Rifondazione Comunista si terrà a Spoleto dal 31 marzo al 2 aprile dove, oltre al Segretario Condello, i militanti della Federazione Provinciale hanno delegato i compagni Giuseppe Canale, ex Segretario del Circolo di Reggio, e Pino Ciano, già dirigente provinciale di Rifondazione Comunista, a rappresentare, nell’assemblea nazionale, le istanze e le difficoltà del territorio reggino.