L’incontro Riina Andreotti ci fu, ma non ci fu nessun bacio. Ad affermarlo, per come riportato da La Repubblica, è lo stesso storico capo mafia corleonese che intercettato nel cortile del carcere milanese di Opera mentre parla con il boss pugliese Alberto Lorusso, Totò Riina afferma che sì, incontrò Andreotti, ma diversamente da come raccontato da Balduccio di Maggio, l’autista del boss. L’incontro, infatti, avvenne alla presenza della scorta del sette volte presidente del Consiglio e i due non si baciarono «Balduccio Di Maggio – afferma Riina nell’intercettazione – dice che mi ha accompagnato lui e mi sono baciato con Andreotti. Pa… pa… pa…». E poi: «Però con la scorta mi sono incontrato con lui». «Si tenevano nascosti – osserva Lorusso – ed erano fidati, la scorta sua erano fidati». E Riina sottolinea: «Questi l’hanno salvato, questi, questi l’hanno salvato e si è salvato per questo. E si salvò».
Riina, infine, accusa Di Maggio: «Balduccio dice che lui si è messo in una stanza ed io sono rimasto con Andreotti. Minchia… ma questo cornuto… minchia figlio di puttana… ce la spuntò, ce l’ha spuntata e se n’è andato assolto».