Rinascimento Gioiese- Perchè Fusaro ha ottenuto meno del 3% a Gioia Tauro

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“La risposta è ovvia” dice la presidente di Rinascimento Gioiese, AnnaLuana Tallarita filosofa, antropologa ricercatrice sulle tematiche del potere e cantante jazz. 

La docente, italo portoghese, figlia della città di Gioia Tauro, rivela che questo flop risieda nel motivo stesso che lo ha condotto a Gioia Tauro.

Culla della Magna Grecia tutt’oggi dà il vanto di avere come figli grandi artisti, che segnano il loro passo a livello internazionale: registi, attori, musicisti, filosofi, scrittori, medici, politici. 

La gestione della figura e della candidatura di Fusaro, dal suo uomo ombra Toscano, è stata relegata a un ambiente ristretto quasi elitario. 

Non sono state coinvolte né le espressioni culturali associazionistiche né le realtà aggregative del territorio. 

L’errore sta a monte da parte di chi ha forse usato la sua mediaticità, ignorando le previsioni di quello che sarebbe potuto succedere ed è successo.

Siamo stati alla presenza di un classismo  intellettualoide e di una assenza personale e sociale. 

Un risorgimento aristocratico e non popolare. 

In una realtà certo particolare, ma ancor più ricca di figure culturali, sociali e politiche che sanno come approcciare e farsi comprendere proponendosi in un linguaggio comprensibile per tutti: professionisti, lavoratori, pensionati e giovani. 

È ingiusto che sia sempre solo presentata la Piana nelle accezioni negative, o utilizzata per fini di propaganda personale o per provocazione, così come in tal caso. 

Pertanto queste elezioni lo hanno penalizzato non perché il suo discorso non sia compreso dai cittadini, ma solo perché la città, in ogni suo elemento sociale, si accorge di chi vuole usarla, non coinvolgerla e non lo accetta.

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