Nella mattinata del 07 febbraio, i Carabinieri della Stazione Reggio Calabria – Rione Modena unitamente ai colleghi del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria e della Compagnia Carabinieri di Messina Sud, hanno deferito in stato di libertà, all’Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria, D. F. classe 1953 di Reggio Calabria poiché, al termine di una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione cittadina, è stato trovato in possesso di:
Tale accertamento è stato realizzato attraverso la Banca Dati Opere D’arte Rubate che il Comando del Tutela Patrimonio Culturale di Roma alimenta con tutte le opere d’arte che vengono trafugate e che costituisce la più importante fonte di informazioni per le opere rubate.
I Carabinieri, quindi, appurato che il denunciato aveva la disponibilità di un altro appartamento a Messina, hanno deciso di verificare se anche nell’altra abitazione vi fosse opere d’arte asportate.
La perquisizione domiciliare, in questo secondo caso, consentiva di rinvenire:
I Carabinieri, grazie alla banca dati in precedenza menzionata, appuravano che le opere di cui ai punti 2 – 3 – 4 erano state sottratte all’esecuzione di un provvedimento giudiziario, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia – diretta dal Procuratore Capo Federico Cafiero De Raho – nel gennaio 2014, nei confronti di C. G. un imprenditore del posto.
Tutte le opere d’arte ritrovate, il cui valore è in corso di quantificazione, sono state sequestrate in attesa ulteriori accertamenti peritali per verificarne la provenienza ed attestarne il valore.