Intitolare la via di un paese a un ragazzo barbaramente ucciso a 18 anni significa impegnare tutti i cittadini che nel tempo la percorreranno a ricordarne il nome e a tramandarne la memoria alle future generazioni”.
È quanto ha dichiarato il capogruppo di ‘Io resto in Calabria’ in Consiglio regionale, Marcello Anastasi, a margine della manifestazione organizzata a Rizziconi in memoria di Francesco Maria Inzitari, vittima di un efferato omicidio avvenuto la sera del 5 dicembre 2009 e rimasto ancora senza giustizia.
“Ho partecipato con commozione a questa iniziativa – ha aggiunto Anastasi, che per anni è stato insegnante liceale di Francesco – e mi congratulo con il sindaco Alessandro Giovinazzo e con tutti i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni presenti, unendomi a loro nell’esprimere il mio sentimento di vicinanza alla famiglia. Nonostante negli anni siano stati portati avanti nelle scuole tantissimi progetti di educazione alla legalità che, in alcuni casi, hanno pure avuto una ricaduta sociale positiva – – ha fatto notare il capogruppo di IRIC – non si può nascondere che il fenomeno dell’illegalità e della sopraffazione sia ancora ampiamente avvertito e pesi come un macigno sullo sviluppo economico-sociale della nostra regione”.
Per Anastasi “la negazione di diritti essenziali,come avere un lavoro, uno stipendio, una casa, servizi efficienti, così come gli egoismi dei singoli e dei gruppi, favoriscono ancora la cultura dell’antistato. Spero dunque – conclude Anastasi – che, percorrendo la strada intitolata a Francesco, dove sorge anche l’edificio della scuola elementare, tutti sentano il bisogno di farsi promotori, ogni giorno e con i fatti, della cultura dell’amicizia, del rispetto, della dignità e della solidarietà umana, dando sostegno innanzitutto alle persone più deboli e a chi vive in uno stato di bisogno, seguendo l’etica del servizio per amore e non per dovere”.